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Aics, la nomina di Maestripieri spazza via l’incertezza
58 anni, laurea in giurisprudenza all’università di Pisa, è attualmente vice direttore generale vicario per la cooperazione allo sviluppo (Dgcs) al Ministero degli affari esteri. Il neo direttore dell'Agenzia ha Un ottimo bagaglio di esperienze, responsabilità e conoscenze
di Nino Sergi
Finalmente! Dopo mesi di attesa e incertezze ecco il decreto di nomina. Al ministro Enzo Moavero Milanesi non è stato semplice proporre al presidente del Consiglio Giuseppe Conte il nome di Luca Maestripieri per la funzione di direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), una delle rilevanti innovazioni della riforma legislativa del 2014. Un ricorso al Tar ha infatti imposto l’acquisizione di pareri degli organi competenti che hanno ritardato la decisione del ministro, pur pressato in merito da tutti i soggetti della cooperazione internazionale, istituzionali e della società civile che ne hanno considerato insopportabilmente lunghi i tempi.
Luca Maestripieri, 58 anni, laurea in giurisprudenza all’università di Pisa, è attualmente vice direttore generale vicario per la cooperazione allo sviluppo (Dgcs) al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Nella stessa Direzione generale, dal 2012, è stato coordinatore per le questioni giuridiche e legislative dei vari uffici e direttore centrale per gli affari generali e amministrativi della cooperazione allo sviluppo. Precedentemente ha ricoperto gli incarichi di console generale a Parigi (2008), primo consigliere alla Rappresentanza permanente presso l'ONU in New York (2004), capo ufficio giuridico della Direzione generale del personale alla Farnesina (2001), primo segretario e consigliere commerciale all’Ambasciata d’Italia a Lisbona (1996) e a Lubiana (1992).
Un ottimo bagaglio di esperienze, responsabilità e conoscenze. Auguri e in bocca al lupo al nuovo direttore dell’Agenzia.
Un ringraziamento meritano i due altri ottimi candidati selezionati dalla commissione valutatrice, Emilio Ciarlo e Flavio Lovisolo; e, più in generale, tutti i 56 concorrenti che, mettendosi in gioco, hanno condiviso il desiderio di contribuire a realizzare una cooperazione italiana di qualità. E va anche al vicedirettore Leonardo Carmenati che, con generosità e impegno, ha coperto per dodici mesi il vuoto di direzione dell’Aics, in stretto coordinamento con la viceministra Emanuela Del Re.
Luca Maestripieri ha seguìto da vicino il dibattito in Parlamento e nella società che ha portato alla nuova legge 125/2014 sulla cooperazione allo sviluppo e ha partecipato alla definizione delle norme e procedure per la sua attuazione. La padronanza dei meccanismi della pubblica amministrazione e delle problematiche giuridico-amministrative, la conoscenza della cooperazione allo sviluppo e del relativo dibattito europeo e internazionale, la visione politica complessiva, le competenze acquisite nella collaborazione con paesi partner, amministrazioni e soggetti italiani coinvolti, istituzioni e agenzie europee e internazionali, l’attitudine alla soluzione dei problemi nell’ascolto e nel dialogo, sono elementi che hanno probabilmente influito sulla scelta del ministro e del presidente del Consiglio e che certamente aiuteranno il neo direttore dell’Agenzia.
La legge prevede che tra l’Aics e la Dgcs ci siano stretto dialogo e costruttiva collaborazione nel rispetto dei compiti definiti per entrambi, garantendo all’Agenzia quanto il Parlamento le ha attribuito innovando radicalmente rispetto al passato: la funzione propositiva e la responsabilità nella gestione e attuazione delle attività di cooperazione, dalla fase istruttoria alla realizzazione. Occorrerà che sia sempre rispettata la volontà del legislatore che ha voluto istituire un’Agenzia autonoma “con personalità giuridica di diritto pubblico” esterna al Ministero e al tempo stesso “sottoposta al potere di indirizzo e di vigilanza del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale”.
Se da un lato va riconosciuta la fondamentale funzione dei diplomatici, che andrebbe maggiormente sostenuta e valorizzata nella sua dimensione politico-diplomatica necessaria più che mai, dall’altro va garantito all’Agenzia il pieno riconoscimento nel severo rispetto dell’autonoma capacità e della piena responsabilità attribuitele dal legislatore. Va in proposito ricordato che in questi primi anni si è dotata, sia a livello centrale che nelle sedi estere, di competenze e capacità, focalizzando strategie e obiettivi, che il direttore dovrà saper valorizzare .
In coerenza con le finalità ed i principi di interdipendenza e partenariato chiaramente indicati nella legge 125/2014, l’Agenda 2030 con i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile – alla cui stesura Maestripieri ha personalmente contribuito durante l’intenso negoziato svoltosi a New York nel 2014 – continuerà a rappresentare la direzione da perseguire e ad ispirare le iniziative da realizzare congiuntamente ai paesi partner in un rapporto di stretta e paritaria cooperazione. Di fronte alla frammentarietà delle iniziative, il neo direttore dovrà sapere coinvolgere le altre istituzioni ministeriali, territoriali, finanziarie ed i soggetti della cooperazione allo sviluppo per definire strategie, proporre sinergie e mettere a sistema le diverse specificità e capacità innovative dei vari attori pubblici e privati, non profit e profit, fissando regole chiare, trasparenti e semplici.
Alcune incombenze lo impegneranno fin da subito in merito alla struttura organizzativa. Ne evidenziamo due: provvedere al completamento dell’organico dell’Aics, lanciando il bando per 60 nuove assunzioni a tempo indeterminato e il concorso per 10 nuove unità di livello dirigenziale, entrambi già autorizzati; programmare, con tempi definiti, lo spostamento della sede centrale in un edificio che garantisca spazi di lavoro adeguati per potere assicurare al meglio efficienza e qualità.
Dirigere l’Agenzia è un impegno indubbiamente gravoso e impegnativo. Però molti sono i momenti di soddisfazione, gioia, passione che lo rendono appassionante, dati i temi che riguardano la vita, la morte, il benessere, il destino di milioni di persone e lo stesso nostro futuro. Il direttore Luca Maestripieri potrà trovare nell’Agenzia competenze e specializzazioni acquisite negli anni e passione per il lavoro nella cooperazione internazionale allo sviluppo. Anche nelle Ong e altre realtà della società civile dedicate alla cooperazione troverà preziose professionalità, capacità innovative, esperienze di partenariati e disponibilità al confronto, alla collaborazione ed a quell’azione sinergica e di sistema di cui si sente il bisogno.
*Nino Sergi è Presidente emerito e Policy Advisor di LINK 2007
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