Salute

Aic: bene lo screening pediatrico. Ora ridurre l’Iva negli alimenti per celiaci

L’Associazione Italiana Celiachia plaude al voto favorevole della Camera allo screening pediatrico per il diabete di tipo 1 e celiachia: «È positivo che le istituzioni prestino la giusta attenzione alla diagnosi di celiachia, malattia fortemente sottostimata in Italia». Tra gli spunti di miglioramento della legge emersi dal dibattito parlamentare, in particolare, AIC seguirà la proposta della riduzione dell’IVA negli alimenti specificamente formulati per i celiaci,

di Sabina Pignataro

Approvata dalla Camera la Proposta di Legge 622 “Disposizioni concernenti la definizione di un programma diagnostico per l’individuazione del diabete di tipo 1 e della celiachia nella popolazione pediatrica” che, dopo l’istituzione del fondo per il finanziamento dello screening delle due patologie in legge di Bilancio 2023 (comma 530 dell’art 1), attribuisce al Ministero della Salute il compito di elaborare un programma di screening pluriennale nazionale. La legge, inoltre, istituisce un Osservatorio su diabete e celiachia, composto da medici esperti delle due patologie e le associazioni pazienti, oltre che membri del Ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità. Ora la Legge passa al Senato.


Ne avevamo parlato anche in questo articolo L’Italia prima al mondo a introdurre screening pediatrico per diabete di tipo 1 e celiachia, con il commento del Presidente della Fondazione Italiana Diabete, Nicola Zeni e del Professor Emanuele Bosi, Primario della medicina interna del San Raffaele ed estensore scientifico del provvedimento.

La legge consentirà di prevenire, nei bambini da 1 a 17 anni, destinati ad avere il diabete di tipo 1, l’insorgenza dei sintomi più pericolosi, come la chetoacidosi, che può essere letale; permetterà di avere maggiori informazioni per comprendere meglio le cause della malattia, con la possibilità di introdurre strategie farmacologiche per rallentarla e possibilmente fermarla. (Per approfondire leggi qui l'intervista al dottor Giulio Frontino: Diabete di tipo 1: una diagnosi ogni tre giorni nei bambini).

Inoltre permetterà di diagnosticare precocemente la celiachia, che può portare molte complicanze se non diagnosticata (ad oggi oltre il 65% dei casi non è diagnosticato). (qui l'articolo per approfondire)

L’Associazione Italiana Celiachia ha seguito i lavori che hanno portato al voto del 23 maggio, riscontrando l’attenzione delle diverse forze politiche, trasversalmente, per garantire alle Associazioni Pazienti interessate il giusto coinvolgimento previsto dal Codice del Terzo Settore, sia nella fase normativa, che in quella programmatica affidata al Ministero della Salute, oltre che nell’Osservatorio Nazionale su diabete e celiachia istituito dalla legge presso il Ministero della Salute.

«Consideriamo molto positivo che le istituzioni prestino la giusta attenzione alla diagnosi di celiachia, malattia fortemente sottostimata in Italia, dove solo il 40% dei pazienti ha una diagnosi e può accedere alle cure. Non dimentichiamo mai che un celiaco non diagnosticato si espone al rischio di complicanze anche molto gravi, vedendo peggiorata la propria salute e la qualità della vita, oltre a gravare sulla sanità pubblica. Fare diagnosi di celiachia è una forma di prevenzione», dichiara Rossella Valmarana, Presidente di AIC- Associazione Italiana Celiachia.

Ora al lavoro per ridurre l'Iva

«In aula sono stati presentati alcuni emendamenti, non tutti accolti. Tra gli spunti di miglioramento della legge emersi dal dibattito parlamentare, in particolare, AIC seguirà la proposta della riduzione dell’IVA negli alimenti specificamente formulati per i celiaci, che può restituire al tetto di spesa una quota significativa di valore economico, analogamente a quanto si sta sperimentando in Spagna in questo periodo».

Nell’ambito istituzionale, AIC esprime inoltre la propria soddisfazione per la nascita dell’Intergruppo Parlamentare sulla Celiachia, Allergie e AFMS, progetto a cui l’Associazione ha partecipato, intervenendo al primo appuntamento di presentazione il 18 maggio scorso, nell’ambito della Settimana della Celiachia. All’Intergruppo possono aderire membri della Camera e del Senato, politicamente trasversali per l’approfondimento dei temi oggetto dell’intergruppo e il coordinamento dell’azione parlamentare.

«Seguiremo l’attività dell’Intergruppo, con la volontà di fornire ogni utile contributo per le iniziative a favore dei pazienti celiaci. Alla nostra attenzione anche l’iter legislativo del disegno di legge per la modifica della L. 123/05, con alcune delle istanze da tempo portate avanti da AIC: il completamento della digitalizzazione in tutte le Regioni e Province Autonome, circolarità del buono, formazione degli operatori della ristorazione, strumenti per il miglioramento della performance di diagnosi e follow up della celiachia» conclude la Presidente Valmarana.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.