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AiBi toglie il blocco: sì a 100 nuovi incarichi
L'associazione, che da ottobre scorso non accettava più coppie in attesa di adottare anche in polemica con la dirigenza CAI, ha deciso di riaprire "nel superiore interesse del minore". Ma non solo: a motivare la decisione ci sarebbe anche una vicina "svolta" legislativa
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AiBi riapre. Da lunedì 23 febbraio Amici dei Bambini ha sospeso infatti il blocco degli incarichi per le adozioni internazionali, annunciando che saranno accolte, con nuove modaloità di formazione, le prime 100 nuove coppie.
Il blocco andava avanti da ottobre 2014 quando, constatata la "situazione di estrema precarietà legislativa e istituzionale in cui versava la realtà delle adozioni internazionali", l'associazione ritenne di non poter "accompagnare le coppie lungo tutto l’iter adottivo nel modo efficace e sereno". Tanti, secondo AiBi, i motivi per scegliere l'Aventino, tra cui una legge "troppo vecchia", scarsi "controlli sulla trasparenza contabile di chi opera in questo settore", ma, soprattutto, "una Commissione per le Adozioni Internazionali gestita in modo individualistico anziché collegiale", e "il completo disinteresse da parte della politica".
Ora invece l'associazione ritorna sui propri passi, citando come motivazione principale per la decisione il "superiore interesse del minore", oltre all'insistenza di tante famiglie, ma anche "la consapevolezza che qualcosa, a livello sia civile che politico, si stia finalmente muovendo", ovvero che esista la volonta da parte del mondo politico di attuare "un prossimo cambiamento di rotta nel sistema dell’adozione internazionale", ovvero, secondo AiBi – che tuttavia non cita alcuna fonte istituzionale – " a mettere mani a una profonda riforma del settore".
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