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AiBi ricorre al Tar contro le Linee Guida 2005 “Soggiorni solidaristici, ma finalizzati all’adoz

di AiBi

AiBi ricorre al Tar contro le Linee Guida 2005

?Soggiorni solidaristici, ma finalizzati all?adozione?

L?associazione AiBi ? Amici dei Bambini è ricorsa al Tribunale amministrativo del Lazio per ottenere dal Comitato minori stranieri e dal ministero della Solidarietà sociale, da cui il Comitato dipende, una modifica delle Linee guida 2005 che ancora oggi regolamentano i viaggi solidaristici di minori verso l?Italia per circa quattro mesi all?anno.

La richiesta di modifica ? già presentata dall?associazione lo scorso ottobre tramite esposto, cui il ministero non ha mai dato esito ? deriva dal fatto che AiBi ritiene che i bambini che vivono negli orfanotrofi, di fatto in stato di abbandono e molti dei quali adottabili, debbano essere esclusi da questo tipo di viaggi. Infatti, come provato dalla documentazione di casi allegati agli atti del ricorso, i minori abbandonati subiscono dai viaggi ?terapeutici? un danno invece che trarne un beneficio.

L?associazione è legittimata ad agire in questo giudizio in quanto titolata dell?interesse diffuso alla protezione dei minori abbandonati.

L?argomento del ricorso – svolto dal legale cui AiBi si è rivolta e da cui è assistita pro bono[1] – è di puro diritto: le Linee guida attuali sono in contrasto con i principi costituzionali (articoli 3 e 97) e con la legge 149/2001, essendo appunto contradditorio con lo spirito dell?iniziativa il fatto che i bambini in stato di abbandono siano inseriti in viaggi definiti ?solidaristici?, dai quali in realtà subiscono un trauma.

I danni derivano dal fatto che si instaurano inevitabilmente legami affettivi tra bambini in attesa di una famiglia adottiva, come lo sono i minori abbandonati, e le famiglie ospitanti: legami che, per quanto possano protrarsi a distanza nel tempo, creano traumi al momento di ogni rimpatrio. Infatti i viaggi, iniziati dopo il disastro nucleare di Chernobyl, sono stati poi estesi negli anni anche ai minori che vivono in orfanotrofi o in aree non contaminate.

Amici dei Bambini non intende bloccare i viaggi solidaristici per i minori stranieri che hanno una famiglia, ma propone una differente soluzione di accoglienza per i bambini abbandonati negli orfanotrofi.

?Ogni bambino che vive solo, da anni in istituto, è abbandonato e ha diritto a una famiglia, non a un vacanza ? ha detto Marco Griffini presidente di Amici dei Bambini – . Per tutti questi bambini abbandonati, della Bielorussia o di altri paesi, vanno trovate soluzioni diverse, soggiorni solidaristici finalizzati all?adozione. E? un paradosso che in Italia siano decine di migliaia le famiglie idonee all?adozione: se davvero esistesse volontà politica, per questi minori potrebbe essere trovata subito un?accoglienza definitiva?.

[1] Luca R. Perfetti, professore di Diritto amministrativo Università ?Carlo Bo? di Urbino, partner di Chiomenti studio legale

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