Non profit
Aibi: regole per il sostegno a distanza
Griffini: "Bisogna creare un Albo degli entri autorizzati"
di AiBi
?Perché in Italia si ha sempre paura di stabilire delle regole? Si rischia di non comprendere che regolamentare significa offrire risorse per lavorare meglio?
Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini, si riferisce all?invito del ministro Stefania Prestigiacomo a regolamentare in Italia il sostegno a distanza, per garantire la trasparenza della raccolta fondi e la loro corretta destinazione nei paesi in via di sviluppo.
?Amici dei Bambini concorda pienamente con il ministro ? spiega Griffini ? : da una parte lasciare le organizzazioni nei loro codici di autoregolamentazione è troppo limitativo; dall?altra lo Stato ha un dovere nei confronti della collettività. Non può stare alla finestra a guardare, ma sostenere l?ong nello svolgimento della sua mission?.
Griffini ricorda, a titolo di esempio, che le regole fissate dalla legge sulla cooperazione (L. 49/87) e le leggi europee in merito sono strumenti efficaci per sviluppare professionalità all?interno delle ong.
?Il sostegno a distanza è un progetto di sviluppo e non di assistenza, mirato a promuovere interventi per bambini, non solo per quel singolo bambino che il sostenitore conosce in foto ? aggiunge Griffini ? Per questo le ong dovranno rispondere a una serie di requisiti. E, più di tutto, è necessario creare un Albo degli enti, autorizzati a promuovere e realizzare progetti di sostegno a distanza?.
Secondo Amici dei Bambini gli enti dovranno avere alcuni requisiti minimi:
1. essere radicati nella società civile e possedere un riconoscimento pubblico (onlus, ong, ente morale?);
2. possedere una struttura in Italia in grado di gestire le iniziative di sostegno a distanza sotto ogni aspetto: comunicazione, gestione, amministrazione, procedure di controllo del progetto;
3. far certificare da revisori esterni il proprio bilancio;
4. dimostrare esperienza nel sostegno a distanza negli ultimi 5 anni.
?Anche lo Stato potrebbe sostenere le spese strutturali delle ong ? conclude Griffini – . È importante infatti che ogni singolo euro raccolto per il sostegno a distanza sia destinato alla realizzazione dei progetti, affinché la donazione sia utilizzata nella sua totalità. Ma per ottenere questo, lo Stato deve essere di supporto alle organizzazioni?
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