Mondo

Aibi: inaugura casa famiglia in Romania

E la dedica a Carla Citterio, madre adottiva

di Redazione

Victoria, Claudia, Julian, e Joana, hanno tra i 2 e i 6 anni, ma sembrano piu’ piccoli, e sono tutti li’, in fila davanti alla loro ”nuova casa”, in attesa del taglio del nastro. Sono gli ospiti della prima casa famiglia frutto della collaborazione tra l’Associazione Amici dei Bambini e la Fondazione Inima Pentru Inima di Bucarest. La casa famiglia che si trova a Ramnicu Valcea, un paesino a 170 chilometri da Bucarest, e’ stata costruita dagli Amici dei Bambini, grazie all’aiuto e alla generosita’ dei clienti della Chicco Artsana che hanno partecipato alla campagna “Orsetti natalini”, attraverso la quale si sono raccolti oltre 180 milioni nel ’99, e di migliaia di sostenitori privati e’ stata inaugurata oggi alla presenza delle autorita’ locali dal presidente di Aibi, Marco Griffini e Antonio Montanari della Chicco Artsana. Alla cerimonia e’ intervenuto anche Valerio Piras dell’ambasciata italiana in Romania. Intitolata a Carla Citterio, mamma adottiva e una delle socie fondatrici dell’associazione Amici dei bambini -a tagliare il nastro la figlia maria Ciceri- la struttura, che puo’ accogliere fino ad un massimo di dieci bambini, con sei9 educatori che si prendono cura di loro in un clima familiare, tra gli educatori vi e’ anche un papa’, e’ la prima di 4 case famiglia che verranno inaugurate in Romania con l’intento di offrire un ulteriore aiuto agli oltre 74 mila (anche se le cifre arrivano fino ad oltre 90 mila) bambini che in Romania ancora vivono in istituto. La struttura, arredata con cura e ”a misura di bambino” accoglie i piccoli per un massimo di 6 mesi, finche’ non sara’ possibile cioe’ reinserie i picocli nella famiglia di origine, attuare l’adozione presso una famiglia rumena ove cio’ sia impossibile procedere all’adozione internazione. Anche se in questo momento le adozioni verso paesi stranieri sono bloccate in attesa di una riforma della legislazione e una piu’ approfondita mappatura dei bambini presenti negli istituti e della loro posizione giuridica. ”Inaugurando la casa e illustrando il progetto che vedra’ la costruzione di altri quattro piccoli chalet come quello di oggi, il presidente di Aibi, Marco Griffini, ha sottolineato come con ”il taglio di questo nastro ci assumiamo un grande impegno, che tutti i bambini, anche quelli visti oggi (la delegazione ha visitato alcuni istituti per minori) possano avere al piu’ presto una famiglia”. Intitolando la struttura a Carla Citterio, Griffini ha spiegato la dedica, ricordando la donna scomparsa nell’agosto del ’94, che ”noi genitori adottivi, genitori normali, sappiamo tirare fuori le unghie perche’ vogliamo che tutti i bambini siano come i nostri, e che tutti i bambini abbiano una famiglia”


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