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AiBi, in Russia al fianco dei ragazzi de-istituzionalizzati

L'Associazione Amici dei bambini inaugura domani a Vladimir un centro-pilota d'orientamento al lavoro per i ragazzi maggiorenni usciti dall'orfanotrofio

di Benedetta Verrini

Si inaugura domani a Vladimir, in Federazione Russa, il primo Centro di orientamento professionale per l?inserimento sociale e professionale dei ragazzi usciti dagli istituti.
Si tratta di un progetto pilota, primo nel suo genere, realizzato dall?associazione Amici dei Bambini, che in Federazione Russa opera con progetti di cooperazione allo sviluppo e con l?adozione internazionale, in collaborazione con le autorità locali della regione di Vladimir (Dipartimento Amministrativo Regionale dell?Istruzione). Ogni anno il Centro darà formazione e orientamento professionale a circa 200 ragazzi e ragazze.

Il progetto di Vladimir sarà il modello che anche in Italia troverà applicazione, in vista della chiusura degli istituti per minori al 31 dicembre 2006.
“In un Paese in cui l?adozione internazionale non viene a volte compresa come strumento di protezione dei minori in stato di abbandono da parte di chi si trova in difficoltà ? dice Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini – questo progetto acquista particolare importanza anche per il fatto che a realizzarlo è proprio un ente autorizzato. Ci auguriamo che il Centro rappresenti l?inizio di una lunga serie di interventi a fianco di giovani che non hanno potuto conoscere la carezza della famiglia: il Centro simboleggia non solo la speranza di un futuro migliore per tanti ragazzi che hanno diritto a vivere come persone complete la loro vita; dimostra anche le conseguenze dell?indifferenza verso l?emergenza abbandono e verso un diritto fondamentale per ogni bambino, quello di essere cresciuto e amato in una famiglia”.

In Federazione Russa si stima che oltre 800 mila i minori abbandonati vivono oggi negli istituti.
“Da poco tempo Amici dei Bambini è entrata nel vivo dei problemi dei ragazzi e delle ragazze che devono lasciare gli istituti perchè diventati ormai maggiorenni”, aggiunge Griffini. “Questo di Vladimir è solo il terzo progetto che Amici dei Bambini sta seguendo: in Bolivia a Potosì, a 4200 metri di altezza, stiamo accompagnando i ragazzi che escono dai sei istituti di quella città; a Chisinau, in Moldova, con i ragazzi di due grossi internat.
In tutti gli altri paesi in cui Amici dei Bambini è presente – e sono 20 – stiamo monitorando gli istituti per avviare, quanto prima i relativi progetti. L’obiettivo che ci proponiamo è quello di contribuire alla tutela dei diritti e alla promozione umana dei giovani post-istituzionalizzati perché sia data loro l’opportunità di inserirsi a livello sociale”.

Info www.aibi.it

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