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AiBi: appello a Prodi e raccolta firme per i bambini della Romania
La nuova proposta di legge del governo rumeno di fatto vieta l'adozione internazionale
di AiBi
Amici dei Bambini, movimento di famiglie adottive e affidatarie, accogliendo con sconcerto il contenuto della proposta di legge sull?adozione internazionale elaborata dal governo rumeno e attualmente in discussione al Parlamento, lancia un appello e promuove una raccolta di firme sul sito www.aibi.it da inviare alla Commissione Europea nella persona del Suo presidente Romano Prodi, alla baronessa Emma Nicholson, vice presidente della Commissione Affari Esteri, Diritti Umani, Sicurezza e difesa del Parlamento Europeo, e al Parlamento rumeno, affinché venga emanata al più presto una legge che non ostacoli l?adozione ma garantisca ai bambini abbandonati, non voluti da genitori rumeni, di trovare una famiglia di altri paesi.
PREMESSA
1) La sospensione dell?adozione internazionale
– 21 giugno 2001. Il governo rumeno, con l?ordinanza n. 55, sancisce ?la sospensione per un anno di tutte le richieste di adozione di bambini rumeni da parte di cittadini o famiglie straniere?, al fine di riorganizzare le attività dell?Autorità nazionale per la Protezione del bambino e l?adozione (ANPCA) e apportare modifiche alla legge sull?adozione internazionale, in vista dell?ingresso della Romania nell?Unione Europea. La baronessa Emma Nicholson, vice presidente della Commissione Affari Esteri, Diritti Umani, Sicurezza e difesa del Parlamento Europeo, è portavoce per la Romania in Parlamento Europeo
– Agosto 2001 – Gli Stati Uniti presentano un ricorso contro l?ordinanza n.55, giudicando la sospensione delle adozioni internazionali illegittima. La Corte Costituzionale dà ragione ai ricorrenti: le procedure di adozione internazionali possono riprendere.
– 8 ottobre 2001 ? A seguito della sentenza della Corte Costituzionale, il governo romeno sospende con ordinanza d?urgenza ?qualsiasi procedura che abbia per oggetto l?adozione?. Le motivazioni: la Romania necessita di un ulteriore periodo per ?armonizzare? la propria legge sull?adozione internazionale con la legislazione straniera. Tutto, nuovamente bloccato, fino all?ottobre 2002.
– Ottobre 2002 ? La riforma della legge sulle adozioni internazionali è pronta e viene consegnata alla baronessa Emma Nicholson. E? atteso ora il parere dell?Unione Europea per poter riaprire le adozioni internazionali.
– 8 novembre 2002 ? L?Ue, esaminato il disegno di legge, chiede un?ulteriore proroga di tre mesi, affinché la Romania definisca meglio il pacchetto legislativo sulle adozioni internazionali.
– 28 febbraio 2003 ? Ulteriore proroga di altri tre mesi.
– 1 giugno 2003 ? Ennesima proroga, questa volta richiesta dal governo rumeno: le adozioni riprenderanno quando sarà ultimata la nuova legge sulle adozioni internazionali.
– Marzo 2004 – Il governo rumeno licenzia una proposta di legge, rimandando tutte le decisioni al Parlamento. La riforma legislativa, se approvata, entrerà in vigore dal gennaio 2005.
2) La nuova proposta di legge della Romania vieta l?adozione internazionale
La proposta di legge di fatto impedisce l?adozione dei bambini da parte delle coppie straniere, in quanto, consente l?adozione unicamente al nonno del bambino adottabile. L?articolo 39 infatti prevede che:
L?adozione internazionale di un bambino che ha domicilio in Romania può essere effettuata solo nel caso in cui l?adottante o uno dei coniugi dell?adottante che ha domicilio all?estero sia il nonno del minore per il quale è stata effettuata una richiesta di procedura di adozione nazionale,
Tale proposta è in palese violazione della Convenzione Internazionale sui diritti dell?Infanzia dell?Onu del 20 novembre 1989 che, all?Art.21 lettera b, riconosce che ?l?adozione in un altro paese può essere considerata un mezzo alternativo di assistenza al fanciullo, qualora questi non possa trovare accoglienza in una famiglia affidataria o adottiva nel proprio paese d?origine?.
Tale principio viene poi ripreso dalla Convenzione sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozioni internazionali firmata a L?Aja il 29 maggio 1993 – firmata dalla Romania il 28 dicembre 1994 e ratificata il 1 maggio 1995 – che rimane così inapplicata fin dalle sue premesse, laddove riconosce che ?l?adozione internazionale può offrire l?opportunità di dare una famiglia permanente a quei minori che non hanno una famiglia idonea nel loro Stato d?origine?.
3) Conseguenza: migliaia di bambini in Romania continueranno a sopravvivere senza famiglia
Infatti in base ai dati ufficiali della Repubblica rumena oggi 83.847 minori sono sotto protezione sociale di cui:
13.179 vivono presso ?assistenti maternali?, ovvero in famiglie affidatarie temporanee
37.870 vivono in istituti pubblici o privati
Quanti di questi bambini saranno condannati a vivere abbandonati?
Amici dei Bambini promuove dunque una raccolta di firme e rivolge un
APPELLO
Al presidente della commissione Europea Romano Prodi, alla baronessa Emma Nicholson e al Parlamento della Repubblica rumena perché, al fine di garantire ai bambini abbandonati della Romania il loro diritto a vivere in una famiglia, venga al più presto promulgata una legge che, in conformità con quanto previsto dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell?Infanzia dell?Onu del 20 novembre 1989 e dalla Convenzione sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozioni internazionali firmata a L?Aja il 29 maggio 1993, riconosca l?adozione internazionale come strumento legittimo e idoneo per assicurare una famiglia a quei bambini abbandonati per i quali non è stata trovata una famiglia in Romania.
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