Non profit

Ai giovani non interessa più il titolo di “dottore”

Un rapporto di Uil-Scuola denuncia: in 10 anni flessione del 9% fra i diplomati che si iscrivono all'universit

di Redazione

Finito l’esame della maturitaà solo il 64% degli studenti italiani continua gli studi, iscrivendosi all’università. Una percentuale, quella degli aspiranti dottori, che è diminuita del 9% in 10 anni.

E’ il dato che emerge dall’ultimo rapporto della Uil-Scuola, nel quale si segnala anche che gli atenei del nostro paese sono al 53,6%, frequentati da ragazzi che arrivano dal liceo (30% della popolazione scolastica). Solo la metà degli studenti, invece, che frequentano gli istituti tecnici e professionali (e che rappresentano una fetta del 59,76% della popolazione scolastica totale) si iscrive all’università.

Dalle magistrali (frequentate dal 7,17%) arriva il 6,4 delle matricole; dai licei artistici (frequentati dal 3,82%), il 6,2%. Inoltre lo studio denuncia una ”fuga” di ragazzi dalle scuole prima del conseguimento del diploma di 400 mila unitaàl’anno. Nonostante la crescita progressiva del tasso di scolarità, passato dal 77,6% del ’94/’95 all’81% del 2000, il 14% dei giovani tra i 14 e i 18 anni non siede tra i banchi di scuola.

La fotografia degli studenti delle superiori mostra anche una crescita tendenziale degli allievi della formazione professionale che passano dai 105 mila nel ’98/’99 a quasi 108 mila nel ’99/2000.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.