Non profit

Agroalimentare: da fondazioni 23 mln per ricerca

Oltre 23 milioni di euro per i prossimi tre anni con lo scopo di finanziare la ricerca nel settore agroalimentare:

di Redazione

Fondazioni messe in rete da un’associazione temporanea di scopo per ottimizzare i propri investimenti a favore della ricerca nel settore agroalimentare: è questo Ager (Ager – Agroalimentare e Ricerca), il progetto presentato oggi dall’avv. Giuseppe Guzzetti, quale presidente dell’Acri, che patrocina l’iniziativa, e della Fondazione Cariplo, scelta come capofila delle 11 Fondazioni di origine bancaria (Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Cariparma, Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna) che fino a oggi hanno aderito al progetto. Hanno messo a disposizione complessivamente oltre 23 milioni di euro, da spendere in tre anni, che potrebbero crescere con l’adesione di altre Fondazioni, alcune delle quali hanno già espresso la loro manifestazione d’interesse.

Tramite Ager le Fondazioni finanzieranno la realizzazione di ricerche nell’ambito di diversi comparti – fra cui innanzitutto quello delle produzioni ortofrutticole (melo, pero e ortaggi pronti per il consumo), dei cereali (grano duro e riso), della vite (in un’ottica di filiera) e zootecnico (in particolare la filiera del suino) – ma anche iniziative finalizzate all’applicazione dei risultati che ne deriveranno, al fine di favorire il miglioramento dei processi produttivi, lo sviluppo di tecnologie e la promozione e valorizzazione del capitale umano in un settore, come quello dell’agroalimentare italiano, che con un fatturato che supera i 180 miliardi di euro (il 22% di export) rappresenta il 12% del Pil nazionale ed è animato da oltre 270.000 imprese per complessivi 1.650.000 occupati. Le risorse messe a disposizione dalle Fondazioni tramite Ager raggiungono una massa critica che potrà incidere concretamente per l’innovazione in questo settore.

Ager avrà durata triennale e funzionerà tramite un’associazione temporanea di scopo nella quale confluiranno tutte le risorse ad esso destinate dalle singole Fondazioni: a oggi più di 23 milioni di euro, che potrebbero aumentare entro fine dicembre 2008, quando si chiuderanno i termini per la costituzione di questa associazione che, di fatto, è il “veicolo” tramite il quale le Fondazioni gestiranno l’iniziativa. Essa opererà prevalentemente lungo tre linee: lo sviluppo diretto di progetti; il finanziamento di interventi di terzi con l’assegnazione di risorse tramite bandi; la divulgazione dei risultati conseguiti tramite azioni di disseminazione nazionale e locale.

«Le Fondazioni di origine bancaria – ha detto Guzzetti – sono particolarmente impegnate sul fronte della ricerca scientifica, che in questi ultimi anni ha visto crescere significativamente le nostre erogazioni, fino ad assorbire nel 2007 oltre il 15% del miliardo e settecentomilioni di euro del totale erogato. Quello agroalimentare, però, è un settore che merita un’attenzione specifica, nell’ambito della ricerca, ed è per questo che abbiamo realizzato Ager. In campo agroalimentare – ha sottolineato – il nostro Paese ha posizioni di leadership che meritano di essere consolidate e rafforzate; e la capacità di innovazione è un asset fondamentale e imprescindibile per perseguire questo risultato. Le crescenti attese dei consumatori in termini di tracciabilità, garanzia di qualità e originalità dei prodotti rappresentano una domanda che non solo non può essere elusa, ma che a fronte di una spesa alimentare annua degli italiani pari a 140 miliardi di euro costituisce per la nostra industria agroalimentare un’opportunità e una sfida competitiva nella quale le Fondazioni di origine bancaria vogliono dare il loro supporto».

Le Fondazioni di origine bancaria sono profondamente radicate nei loro territori e molte di esse operano in aree a forte valenza agroalimentare. Con Ager esse potranno realizzare progetti condivisi e farsi snodo per connettere reti di collaborazione, spesso già esistenti, tra operatori del settore, università e centri di ricerca pubblici e privati che lavorano su temi legati all’innovazione, al trasferimento tecnologico e alla ricerca in questo campo. Inoltre potranno contribuire meglio a suggellare la vocazione territoriale dei tessuti produttivi locali in cui esse operano proprio concentrando gli sforzi sull’innovazione, la ricerca scientifica e il capitale umano di eccellenza.

Ager sarà governato da un Comitato di gestione e da un Comitato scientifico. Il Comitato di gestione, composto in totale da 10 membri, definisce il piano delle attività, gli strumenti, le risorse e le modalità per la loro realizzazione; può nominare consulenti e affidare incarichi di collaborazione; approva, infine, le rendicontazioni delle spese sostenute. Quale presidente del Comitato di Gestione è stato scelto il dott. Ugo Dozzio Cagnoni, membro dell’organo di indirizzo di Fondazione Cariplo. Il Comitato scientifico – composto in totale da 20 membri – formula gli indirizzi di attività di Ager, monitora il suo andamento e vigila sulle attività realizzate.

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