Economia

AGRICOLTURA. Coldiretti: serve monitoraggio sui prezzi

Ecco le conclusioni del primo vertice mondiale degli agricoltori dei Paesi G8 promosso da Coldiretti

di Redazione

Di fronte alla crisi occorre «assicurare l’approvvigionamento alimentare» e «proteggere i cittadini dal moltiplicarsi delle emergenze sanitarie» con una «carta di identità internazionale del cibo» sostenuto da un sistema di rintracciabilità degli alimenti e da standard di sicurezza comuni. E’ quanto è emerso dalla dichiarazione comune formulata al termine del primo vertice mondiale degli agricoltori dei Paesi appartenenti al G8 (G8 Farmers Meeting), che si è svolto a Roma su iniziativa di Coldiretti.

La Coldiretti, in una nota, ha ricordato l’allarme Onu sui prezzi alti del cibo e le analisi della Fao che mostrano che i paesi poveri continuano a soffrire dell’impatto dei prezzi alti sul cibo e che anzi il colpo è stato ora aggravato dal rallentamento della crescita economica. Sebbene il prezzo di mais, grano, riso e degli altri principali prodotti sul mercato internazionale sia crollato del 40-60% rispetto allo scorso anno, i prezzi alimentari locali nella maggior parte dei Paesi dell’Africa Subsahariana sono più alti oggi di un anno fa, afferma la Fao. In Malawi il riso costa 1,11 euro al chilo e ha raddoppiato il suo prezzo in un anno. In Zambia, il mais bianco, principale prodotto, costa 28,185 kwacha (3.69 euro) al chilo mentre un anno fa era quotato 17,5. Le speculazioni sulla fame hanno bruciato nel mondo, secondo la Coldiretti, quasi 200 miliardi di dollari in grano con il crollo delle quotazioni per i produttori e l’aumento della spesa per i consumatori.

La crisi alimentare non è finita e anzi, sta ritornando, ha affermato Delgado, un consulente di politica agricola della Banca Mondiale, durante una recente conferenza, lanciando l’allarme sui prezzi alimentari a livello locale. La Fao darà il via libera a uno strumento per monitorare circa 800 prezzi al consumo di prodotti alimentari in 55 paesi in via di sviluppo. Fino ad oggi, l’informazione sui prezzi locali è stata incostante, sottolinea il comunicato della Coldiretti.


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