Formazione

Agnelli, la Dynasty nostrana

Il Corriere della Sera sferra, e a tutta pagina, l’ennesimo attacco a Margherita Agnelli...

di Ettore Colombo

Il Corriere della Sera sferra, e a tutta pagina, l?ennesimo attacco a Margherita Agnelli. Naturalmente, essendo il Corriere e Dario di Vico (che del Corriere è il vicedirettore) Dario di Vico, e cioè una due volpi in una, l?intervista a John Elkann, figlio di Margherita e Alan Elkann, e soprattutto erede designato dell?impero Fiat, pubblicata martedì 3 luglio sembra parli d?altro. E cioè, appunto, di Fiat, politica e massimi sistemi. Ma John parla anche della mamma e sfiora, appunto, anche lo spinosissimo tema dell?eredità, visto che Margherita, figlia di Gianni, accusò l?intera famiglia e Gianluigi Gabetti, presidente dell?Ifil, finanziaria di famiglia, di non aver detto la verità sull?eredità del padre, grazie a una citazione in giudizio resa nota qualche settimana fa e che fu pubblicata con grande evidenza da tutti i giornali. Ma con maggiore evidenza da Repubblica, che si schierò apertamente dalla parte della solitaria (e delicata) Margherita, e molto meno – oltre che con molti più imbarazzi – dal Corriere della Sera, per non dire del quotidiano La Stampa, direttamente di proprietà della Fiat. E cosa dice, l?amorevole John? Spara ad alzo zero contro la mamma, trattandola come una donna falsa, ricca e viziata, ma soprattutto come un?ingorda. «Non ci sarà nessun negoziato», dice il giovane virgulto. «Mia nonna Marella si è privata di tutti i suoi averi per rendere possibile a suo tempo l?accordo con la figlia». Poi fa notare che Margherita ha ricevuto, in eredità, molti, troppi soldi, circa 100 milioni, più il patrimonio artistico dell?Avvocato. Come dire: cosa vuole ancora, da noi, la vecchia? Polemiche ?tra ricchi?, si potrebbe dire, in puro stile Dallas o Dynasty, ma sono i ?nostri? ricchi ed hanno in mano le ?nostre? industrie, quelle che – ancora – fanno grande il Paese. Ecco perché conviene continuare a seguirle e a interessarsene.

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