Welfare

Aglio, massaggi e tartine

A tavola con Alce Nero.

di Gino Girolomoni

Allium sativum è il suo nome latino e deriva da un termine celtico il cui significato è ?caldo, bruciante?. Conosciuto in Cina da tempi immemorabili, Erodoto ci parla di un suo uso quotidiano anche nell?antico Egitto. Il forte odore è dato da un olio essenziale costituito da disolfuro di allile.
Sono molte le ragioni per cui da millenni l?aglio è considerato il principe degli aromi nelle cucine mediterranee ed è la pianta a cui si riconoscono i maggiori effetti medicinali. In cucina è noto per gli spaghetti aglio e olio, per i tramezzini e le bruschette su cui si strofina, per i sughi, gli arrosti, i bolliti, il pesce, per l?intingolo con alici e aglio cotti a lungo nel latte.
Mirabolanti le sue note proprietà terapeutiche: antisettiche (diminuiscono le infezioni), colagoghe (stimola lo svuotamento della cistifellea e ne evita il ristagno), espettoranti, vermifughe, ipotensive, svolge un?azione antimicrobica e diminuisce lo zucchero nel sangue.
Due ricette, una alimentare e una per massaggi. In cucina, si prendono 20 g di spicchi di aglio e una foglia di prezzemolo; si tritano la sera, aggiungendo un cucchiaio d?olio. Al mattino è pronto per spalmarlo su tartine a colazione. Unguento popolare per massaggi e tonificante delle ossa: si riducono in poltiglia 10 spicchi di aglio, si aggiunge mezzo bicchiere d?olio extravergine e si mescola con energia.
Castore Durante, il famoso medico umbro del Cinquecento, declama l?uso dell?aglio crudo e per eliminare il forte odore consiglia di mangiare poi fave crude o foglie di ruta.

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