Agire mobilita i blogger per le emergenze

di Donata Columbro

Dall’11 al 24 settembre un gruppo di blogger selezionati dal network di ong Agire si mobiliterà a favore dell’emergenza profughi in Siria. E’ il primo esperimento dell’iniziativa “Blogger per Agire“, appena nata, ma da cui si può già imparare moltissimo.

 


 

Nei mesi scorsi Agire ha contattato una serie di blogger italiani con la proposta di diventare parte del team di volontari chiamati a rispondere alle più gravi emergenze umanitarie nel mondo.

Bloggerperagire funziona per “call to action”. Un’emergenza alla volta, con la speranza che le crisi umanitarie siano sempre meno, i blogger sono invitati a postare articoli, tweet e condivisioni su Facebook e altri social network per sostenere le ong con un’azione capillare di diffusione di informazioni sul paese colpito dall’emergenza. L’esperimento comincia la prossima settimana, con la mobilitazione per la crisi in Siria. A ogni partecipante è stato consegnato un “kit” con dati, infografiche e banner da utilizzare sul proprio sito/blog e sono stati invitati a conoscere gli operatori che sono già sul campo attraverso appuntamenti via webinar. Un trattamento “speciale” in cambio di un impegno a diventare la voce di Agire negli angoli più frequentati della rete.

 

Abbiamo chiesto a Benedetta Genisioresponsabile della comunicazione web e new media di Agire, di raccontarci come è nata questa idea e qual è lo scopo di una mobilitazione che parte prima di tutto da internet:

 

“L’idea di BloggaperAgire è nata in aprile. Pensavamo ad un modo per raggiungere più persone possibile durante un appello di risposta all’emergenza e volevamo farlo allargando la nostra squadra operativa.”

 

Perché proprio chiamando i blogger?

“Coinvolgere i blogger è stata una risposta immediata alla nostra immaginazione. Sono in forte crescita attività di Advertising che coinvolgono blogger a pagamento sia nel profit che nel no profit per posizionarsi in spazi di nicchia o settori specifici.  Ma per noi questa non era una strada percorribile, sia perché gli investimenti che attiviamo per lanciare un appello di risposta all’emergenza sono minimi, in modo tale che ogni euro raccolto vada direttamente ai progetti sul campo, sia perché volevamo proprio arricchire la nostra squadra. Quindi avere una comunicazione congiunta, “calda”, vera e non lo statico rilancio di un CS o di una notizia. Ecco quindi che siamo partiti con il contattare i blogger con importante seguito o con interesse al modo, spiegando il progetto e chiedendo di aderire.

 

[leggi il post integrale su Socialmente – Ong 2.0]

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