Non profit
Agevolazioni? Solo sulla carta
A due settimane dalla legge, i nuovi "sconti" non sono applicati
Tariffe postali, go and stop. Contrariamente a quando furono abolite le agevolazioni (bastò un giorno, e per di più il 1 di aprile, perché tutti gli uffici postali ritoccassero all’insu i prezzi), quando si tratta di condividere una diminuzione dei costi, regna la confusione e la lentezza. A due settimane dall’approvazione della legge (che ha parzialmente reintrodotto tariffe agevolate per il non profit), i nuovi “prezzi” non vengono ancora applicati perché non sono ancora arrivati allo sportello. Una situazione a dir proco spiacevole segnalata da numerose associazioni che in queste ore stanno tentando di spedire materiale informativo per il loro associati scontrandosi con la richiesta di una tariffa piena. 0,28 al posto dello 0,14 deciso dalle due Camere.
La spiegazione di Poste
Dall’Ufficio stampa dell’azienda postale, si sottolinea che la legge che ha introdotto gli incentivi e stabilito una “scontistica” per il non profit (fino al 50%) rimandava a un successivo decreto attuativo. Avrebbe dovuto emanarlo il ministero dello Sviluppo economico. Sappiamo tutti com’è andata: le dimissioni di Scajola hanno fatto passare in secondo piano molte decisioni, fra cui il citato decreto. Non resta che aspettare la nomina del suo successore? Probabilmente sì. A meno che il premier (che gestisce il dicastero ad interim) si prenda a cuore la faccenda, invitando gli uffici del ministero a procedere nella stesura del decreto attuativo (e magari non dimenticando il “dettaglio” dei rimborsi promessi, ovvero la differenza tra il costo pieno e quello agevolato).
Sui rimborsi, aggiunge Rossano Bartoli, segretario generale della Lega del Filo d’Oro, «in questi giorni sono circolate delle voci secondo le quali le differenze di spesa non saranno rimborsate. Ma a quel che mi risulta non dovrebbe essere così: bisognerà stabilire le procedure ma i rimborsi dovrebbero esserci».
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