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Agevolato i noleggio di barche e ritardata la Tobin Tax. Così usano i nostri soldi
A segnalarlo è Carlo Mazzini che mette in fila tutti i finanziamenti che verranno pagati con i nostri soldi. Alcune voci destano molta sorpresa
di Redazione
Finalmente il decreto del fare! Vuoi mettere? Il decreto del fare! Oh, ma che bello! Tutto bello, anzi, santo subito, certo.
Solo una piccola domanda: ma era proprio necessario far finanziare (almeno in parte) dall’8 per mille del 2013 di competenza dello Stato (art 61, c 1, lett d, DL 69/13)
- il tasso agevolato per le imprese per l’acquisto di macchinari,
- la proroga del credito d’imposta per la produzione,la distribuzione e l’esercizio cinematografico
- le misure per favorire la realizzazione del Fascicolo sanitario elettronico
- la messa in sicurezza, la manutenzione e la riqualificazione strutturale degli ambiti portuali
- il finanziamento dell’imposta sostitutiva del noleggio della nautica da diporto che alleggerisce – ormai senza limite massimo di entrate – le imposte (al 20%) a carico della persona fisica che intenda utilizzare commercialmente la propria barca
- la proroga della partenza della Tobin Tax (o del suo versamento da parte degli intermediari finanziari), cioé della tassazione del trasferimento di azioni e altri strumenti finanziari.
Queste misure costano 34 milioni di euro per il 2013; 10 vengono dalla decurtazione dell’8 per mille di competenza statale (che vi credevate?).
Certo, stiamo parlando di ridurre l’8 per mille statale, vittima scarificale, che già ogni anno, se viene dato, viene concesso anche per il restauro delle chiese oltre che per attività meritorie cui accedono anche gli enti non profit.
Ma io mi metto nei panni del contribuente che ha firmato proprio ora la casella “statale”. Ecco, firmandola, egli – a sua insaputa – ha finanziato chi, proprietario di barca, vuole pagare un’imposta bassissima così fiorisce (credo solo per lui) il settore nautico vacanziero. Con la sua firma ha ritardato l’applicazione della Tobin Tax, detto diversamente, ha concesso, a chi per censo ha la possibilità di avere moti compulsivi con la compravendita di azioni, di non essere ancora tassato. E così via.
Non siamo già più alla frutta e abbiamo superato alla grande il caffè. Siamo direttamente all’ammazzacaffè!
Ecco il testo del decreto cui fa riferimento Mazzini:
DL 69/2013
Art. 61 (Copertura finanziaria) In vigore dal 22 giugno 2013
1. Agli oneri derivanti dagli articoli 2, comma 8, 11, 17, 22, comma 3, 23 e 56, pari a 34,05 milioni di euro per l’anno 2013, a 94,4 milioni di euro per l’armo 2014, a 57,9 milioni di euro per l’anno 2015, a 71,9 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2016 al 2019, a 53,9 milioni di euro per l’anno 2020, a 42,9 milioni di euro per l’anno 2021 e a 36,9 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022, si provvede:
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