Non profit

Agesci: nasce la base scout su terreni confiscati

Da terreni confiscati alla mafia nasce nuova base scout Agesci

di Giulio Leben

Da giugno ad agosto oltre 300 ragazze e ragazzi di tutta Italia, tra i 16 e i 20 anni, provenienti da oltre 30 gruppi dell’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (Agesci) sono arrivati a Palermo a Fondo Micciulla per contribuire alla realizzazione di un sogno che ha il sapore della legalita’ e della liberta’: far nascere in un terreno confiscato alla mafia la base scout internazionale “Volpe astuta”.

Il sogno, spiega l’Agesci, nasce il 20 giugno 1992 quando, dopo l’assassinio del giudice Giovanni Falcone, l’Agesci organizza insieme al giudice Paolo Borsellino una grande fiaccolata e una veglia nel capoluogo siciliano con la partecipazione di oltre duemila scout giunti a Palermo da tutta la penisola. Alla fine di quella silenziosa e intensa marcia, nella chiesa di San Domenico, ricordando l’amico Giovanni, Paolo Borsellino, consegno’ agli Scout dell’Agesci un “Testimone”, un rotolo di pergamena contenente le Beatitudini, e nell’affidarlo disse di farlo fruttare e di impegnarsi concretamente. Fondo Micciulla e’ il segno tangibile di quella promessa che l’Agesci intende rispettare. La base “Volpe Astuta”, meglio conosciuta come “Fondo Micciulla” o anche “Stanza dello Scirocco”, e’ stata affidata in via definitiva nell’aprile 1999 all’Agesci Palermo-Zona Conca D’Oro dal Comune di Palermo, come bene confiscato alla mafia e per portare avanti un progetto destinato a base internazionale scout. Nel 1981 fu proprio Giovanni Falcone a porre sotto sequestro il Fondo Micciulla.

Tante le cose da fare e i servizi da portare a termine nei giorni di permanenza a Fondo Micciulla per gli scout presenti: potatura degli agrumi, intonaco delle pareti, costruzione della recinzione e della segnaletica, dela guaina del forno, drenaggio delle fontane, sistemazione delle mura esterne, ripulitura dei rovi. Tutto con la manodopera gratuita dei gruppi scout di Roma, Milano, Alessandria, Ferrara, Terni, Arezzo, Bassano del Grappa, San Giuseppe, Valle del Tanaro, San Bonifacio, Parma, Arona, Viterbo, Pino Torinese, Pisa, Modica, Cesena…solo per citarne alcuni. Un luogo di lavoro, ma anche di incontro, dibattito tra i ragazzi dell’Agesci presenti a Palermo e alcuni testimoni dell’impegno per la legalita’ come Rita Borsellino, Lirio Abbate, il questore di Palermo e i ragazzi di Addio Pizzo.

“Il significato di questo luogo -sottolinea l’Associazione- per l’Agesci e’ enorme. Significa aver riconosciuto, anche da parte delle Autorita’ civili, la capacita’ e l’impegno nel contribuire al cambiamento di una piccola parte del territorio”. ”Dove prima regnava il buio dell’illegalita’ mafiosa -prosegue l’Agesci- puo’ nascere una luce nuova, simbolo e speranza del crescere e lottare per costruire un mondo migliore. Attraverso il lavoro nella realizzazione della base avremo un nuovo luogo per la legalita’. E’ un modo per dimostrare che non abbiamo dimenticato il sacrificio di tanti uomini onesti che hanno pagato con la propria vita l’impegno contro la mafia”.

Un impegno che va avanti, con vigore, energia nonostante gli “inviti” a fermare tutto il progetto non siano tardati ad arrivare. L’ultimo proprio il giorno prima di ferragosto quando qualcuno si e’ introdotto nella base e nell’arco di un’ora ha bucato le mura del fabbricato, deturpato le pareti intonacate da poco con delle scritte. A differenza del precedente blitz non sono stati registrati furti agli attrezzi.

La risposta dell’Agesci e’ stata pronta e i lavori per la realizzazione della base non si fermano e dal primo al sette settembre alla base arriveranno 30 ragazze e ragazzi di tutta italia per dare vita ad un “cantiere nazionale” di lavoro sulla legalita’. La base ha un fabbricato in ristrutturazione e circa tre ettari di terreno. All’interno esiste, un monumento unico nel suo genere “La Stanza dello Scirocco” da cui dipartono due Quanat – canali sotterranei dell’antico acquedotto Arabo – gia’ restaurato e restituito alla cittadinanza dalla Sovraintendenza ai monumenti della Regione. Il fabbricato, conclude l’Associazione, come da progetto di ristrutturazione, sara’ utilizzato per convegni e incontri sulla legalita’.

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