Oltre la singola storia, per costruire insieme una coscienza collettiva che rappresenti le persone con background adottivo
“Identità di confine”: questo il titolo dell’evento organizzato per il 9 novembre a Bologna da Legàmi Adottivi. Un momento di condivisione, dedicato appunto alle persone con un background adottivo, che potranno partecipare con un accompagnatore scelto tra amici, genitori, partner o altro.
La giornata vedrà susseguirsi workshop e momenti di confronto a gruppi e in plenaria, seguendo l’approccio dell’associazione, composta appunto da persone con background adottivo, che dal 2019 propone iniziative e progetti sull’esperienza adottiva nella società e su intercultura, identità, antirazzismo, viaggio, origini.
«Vogliamo creare occasioni in cui le persone con una storia di adozione possano ritrovarsi e confrontarsi anche con loro accompagnatori/trici significativi con un evento in presenza», spiega Devi Vettori, presidente di Legàmi Adottivi. «Vogliamo andare oltre la narrazione individuale e dare vita a un dialogo collettivo che arricchisce e offre spunti e strumenti anche per le relazioni sociali che si sperimentano oltre al contesto adottivo».
Vogliamo andare oltre la narrazione individuale e dare vita a un dialogo collettivo che arricchisce e offre spunti e strumenti anche per le relazioni sociali che si sperimentano oltre al contesto adottivo
Devi Vettori
Cuore dell’evento saranno le attività a gruppi, guidate da professionisti del settore adozioni, tra cui l’équipe che da sempre collabora con l’associazione: la psicoterapeuta Joyce Manieri e i pedagogisti Luca Garavaglia e Massimo Maini, che accompagneranno i partecipanti in un percorso di riflessione sull’identità adottiva e sul senso di appartenenza. Tra i momenti più attesi della giornata, il workshop di body percussion con Carol Mello, musicista brasiliana, polistrumentista ed educatrice musicale, che utilizzerà il ritmo e il movimento corale per esplorare il tema del corpo come strumento espressivo e identitario, in relazione con gli altri.
In chiusura, un aperitivo talk aperto a tutti, che avrà come ospite Monya Ferritti. A partire dal suo ultimo libro “Sangue del mio Sangue”, si discuterà di pregiudizi, stereotipi, adozione e linguaggio inclusivo.
Il progetto continuerà durante l’anno con appuntamenti online dedicati alle persone con background adottivo.
La partecipazione è gratuita, con iscrizione tramite form online. L’evento sarà al Centro Sociale CostArena c/o Casa di Quartiere Giorgio Costa Via Azzo Gardino, 48, Bologna.