Volontariato

Afro, parlare d’Africa far parlare l’Africa

Al via un nuovo progetto editoriale

di Joshua Massarenti

Debutta l’11 giugno il Progetto Afro. Un notiziario quotidiano prodotto da Agi e un portale in inglese per permettere
ai giornalisi africani di parlare all’Europa «L’Africa muore in silenzio perché nessuno ascolta la sua voce», ha scritto Ryszard Kapuscinski. Detto dal più grande giornalista africanista del ventesimo secolo, c’è materia su cui discutere. E fare. Eppure, in Italia il mondo dell’informazione si distingue per la sua testarda volontà a non voler ascoltare la voce dell’Africa, malgrado, tra l’affermazione progressiva della democrazia e una rinascita economica “inaspettata”, il continente africano sia tornato ad essere interessante per il mondo. Cina e India, attratti dalle straordinarie risorse naturali che cova il continente, se ne sono accorti. A Washington, Londra, Berlino e Parigi è allarme, in Italia no. Tv e stampa sono i primi protagonisti di una disattenzione cronica, dove le crisi africane nascono e spariscono come lampi nel cielo, inghiottite tra i titoli apocalittici sugli sbarchi dei “clandestini”. In Italia, che pure è avamposto di frontiera tra Europa ed Africa e nonostante la presenza sul nostro territorio di centinaia di migliaia di africani, l’editoria sembra indifferente alla possibilità di un nuovo e interessante racconto.
Il racconto di un continente che diviene sempre più importante e decisivo per il nostro stesso futuro. Un continente dove crescono le istituzioni liberali e della società civile e le politiche di sviluppo economico, in cui gli organismi regionali sono sempre più sollecitati dalla comunità internazionale e i governi africani rivendicano maggiore responsabilità nel determinare il proprio destino.
A fronte di questo processo appare sempre più necessaria una offerta informativa puntuale, rispettosa dei fatti, capace di analizzare le reali e profonde cause dei cambiamenti e degli eventi; un’informazione capace, insieme, di ascoltare l’Africa e di parlare all’Africa, capace di sensibilizzare la platea dei giornalisti e l’opinione pubblica e i soggetti istituzionali interessati. Questo è l’obiettivo principale del Comitato Afro (presieduto da Riccardo Bonacina), che l’11 giugno presenterà a Roma (alle 17,30 alla Sala Stampa estera, in via dell’Umiltà, 83/c) un nuovo progetto che mira a dare sostanza e futuro all’invito di Kapuscinski. «Afro» è il nome del progetto che ha il suo punto di innovazione nella creazione di un notiziario quotidiano prodotto da un’importante agenzia di stampa (l’Agi) dedicato all’Africa, e nella creazione di un portale (realizzato da Vita) come infrastruttura gratuita che permetta alle esperienze di informazione dal basso africane (sono già otto i partner africani del portale) di parlare all’Europa.
Il progetto Afro, promosso da Fondazione Unidea e che si avvale della collaborazione di un Comitato scientifico, avrà tra i suoi obiettivi anche la promozione di attività formative dedicate ai giornalisti africani e ai rappresentanti della società civile del continente e lo sviluppo di scambi culturali tra Italia e Africa.
Al battesimo di Afro, giovedì 11 giugno, sono stati invitati Massimo Alberizzi (Corriere della Sera), Jonathan Clayton (The Times), Jean-Philippe Remy (Le Monde), Eric Shimoli (The Nation, Kenya), Diana Senghor (Institut Panos Afrique de l’Ouest), Damien Glez (Burkina Faso) e Jean-Leonard Touadi (giornalista e deputato), che discuteranno di «Parlare d’Africa, far parlare l’Africa».

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