Mondo

Africa: Unicef, lotta alla mortalità infantile. Ritardo di almeno 125 anni

L'obiettivo fissato dal Fondo dell'Onu per l'infanzia (Unicef) di ridurre di due/ terzi entro il 2015 la mortalita' infantile in Africa sara' ritardato di almeno 125 anni

di Redazione

L’obiettivo fissato dal Fondo dell’Onu per l’infanzia (Unicef) di ridurre di due/ terzi entro il 2015 la mortalita’ infantile in Africa sara’ ritardato di almeno 125 anni, a causa soprattutto delle conseguenze della pandemia di Aids. Lo ha annunciato oggi a Durban il direttore esecutivo dell’Unicef, Carol Bellamy. ”Se si considera la situazione attuale, sulla base di uno studio del Programma dell’Onu per lo sviluppo (Undp) e dell’ Unicef, l’obiettivo di ridurre di due/terzi la mortalita’ infantile entro il 2015 non sara’ raggiunto in Africa prima del 2140 al piu’ presto”, ha dichiarato la signora Bellamy ai partecipanti al Forum economico mondiale sull’Africa (Fem), che ha aperto ieri i suoi lavori. L’orizzonte 2015 era stato fissato al Vertice del Millennio svoltosi nel 2000 a New York. ”Tredici Paesi africani hanno visto il loro tasso di mortalita’ infantile crescere durante gli anni ’90”, ha aggiunto Carol Bellamy, ricordando che il 90% dei bambini del mondo resi orfani dall’Aids vivono in Africa e che l’Africa ospita il 70% delle persone sieropositive al virus Hiv. ”Il progresso reale non puo’ essere giudicato soltanto in base a uno o due indici relativi ai bambini, ma deve essere valutato alla luce di un progresso regolare riguardante il benessere globale del bambino”, ha affermato ancora il direttore esecutivo dell’Unicef, rilevando che la condizione dell’infanzia puo’ assurgere a indicatore del progresso del continente. E, sotto tale profilo, ”le prospettive sono fosche”, ha deplorato. ”Il benessere dei bambini deve diventare il mezzo piu’ importante per misurare le vostre realizzazioni individuali in quanto dirigenti (…) nessun continente puo’, con indicatori cosi’ sfavorevoli sul benessere dei bambini, realizzare uno sviluppo reale e godere di una stabilita’ reale”, ha ammonito la signora Bellamy parlando ai 600 partecipanti al Forum sull’ Africa che si svolge annualmente a Durban. Il Fem 2003 ha come tema principale i mezzi per realizzare gli obiettivi della Nuova partnership per lo sviluppo dell’ Africa (Nepad), concordata nel 2001 dai leader del continente. Tra questi, contando anche sugli aiuti occidentali, un tasso di crescita annuo di oltre il 7% per i prossimi 15 anni e un dimezzamento entro il 2015 della popolazione africana in condizioni di miseria estrema.


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