Mondo
Africa: sos, troppo pochi medici
La fuga di cervelli e le carenze strutturali danneggiano il sistema sanitario in 75 Paesi del Sud del mondo
Ci sono più medici del Malawi nella sola città britannica di Manchester che in tutto il loro Paese d?origine; in Zambia, solo 50 sui 600 medici usciti dalle scuole di formazione dopo l?indipendenza nel 1964 sono rimasti a lavorare nel Paese. La fuga di cervelli è tra le cause delle carenze sanitarie di 75 Paesi del mondo. A rivelarlo è uno studio realizzato dalla ?Joint Learning Initiative? (Jlt), cartello che riunisce un centinaio di esperti del settore sanitario, dal titolo ?Risorse umane per la sanità’. Il risultato è che servirebbero almeno 4 milioni di medici e infermieri in più per migliorare le condizioni sanitarie dei Paesi poveri.
“Milioni di persone nel mondo sono stretti in un circolo vizioso di malattia e di morte; per loro, non c?è futuro se non agiamo ora” ha detto Lincoln Chen, dell?Università statunitense di Harvard, co-autore del rapporto, aggiungendo: “È in gioco, niente, di meno che il futuro della sanità nel pianeta nel XXI secolo”. Ai problemi ?cronici? di molti Paesi del Sud del mondo – povertà, instabilità politica, crescita economica irregolare, aggravati dal dilagare dell?Aids/Sida ? vanno aggiunti il progressivo esodo dei medici verso il Nord del mondo e la mancanza di investimenti nei settori dell?istruzione e della formazione degli operatori sanitari.
Gli esperti del ?Jlt? ritengono che per garantire l’assistenza sanitaria minima occorre almeno un medico ogni 400 abitanti; il rapporto segnala che attualmente almeno in 75 Paesi, per una popolazione complessiva di due miliardi e mezzo di abitanti, questa proporzione non viene rispettata. “Con i trattamenti esistenti, si potrebbe ridurre nettamente la mortalità materna in molte aree del mondo, ma non sta accadendo perché non abbiamo personale a disposizione” ha aggiunto il vice-direttore generale dell?Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tim Evans (fonte: Misna).
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