Famiglia

Africa: si aggrava crisi alimentare

Le difficoltà di nutrizione riguardano ormai 2,6 milioni di persone

di Gabriella Meroni

Capi di stato e di governo di un gruppo regionale di recente formazione si sono riuniti oggi in Nigeria per discutere dei problemi dell’economia africana e dei mezzi per promuovere lo sviluppo del continente, dove la crisi alimentare tocca ormai 2,6 milioni di persone. Parlando ai leader di 16 paesi Paesi convocati ad Abuja, il presidente nigeriano Olusegun Obasanjo ha spronato i presenti a lavorare insieme, facendo leva sull’attenzione internazionale attratta lo scorso ottobre dalla fondazione del Nuovo partenariato per lo sviluppo dell’Africa (Nepad). Proprio pochi giorni fa all’organizzazione nata su proposta del Sud Africa i Paesi piu’ ricchi hanno rinnovato il proprio sostegno nel corso del convegno di Monterrey dai Paesi organizzato dall’Onu per la lotta alla poverta’. Al Nepad aderiscono Algeria, Botswana, Cameroun, Congo, Egitto, Etiopia, Gabon, Mali, Mozambico, Isole Mauritius, Nigeria, Ruanda, Senegal, Sud Africa, Tunisia e Zambia. Ai lavori del vertice partecipano inoltre come osservatori rappresentanti di Ghana, Sao Tome-Principe, Tanzania e Uganda. I partecipanti hanno sottolineato concordi l’importanza della collaborazione regionale nella realta’ globale, esprimendo preoccupazione per la minaccia costituita per il Nepad dal tracollo economico dello Zimbabwe e dal protrarsi del clima di violenza nel Paese. Questo non aderisce al partenariato ma i suoi problemi hanno dirette ripercussioni su tre stati membri del Nepad confinanti: Mozambico, Sud Africa e Zambia. Con il naufragio della sua economia, lo Zimbabwe e’ entrato assieme a Mozambico e Zambia nel novero dei paesi alle prese con una crisi alimentare che, secondo il Programma alimentare mondiale dell’Onu (Pam), si aggrava di giorno in giorno. Di fronte all’acuirsi della crisi, con un comunicato diffuso dalla capitale dello Zimbabwe, Harare, il Pam ha lanciato un appello alla comunita’ internazionale per la raccolta di fondi d’emergenza, indicando che servono almeno 69 milioni di dollari. La situazione e’ particolarmente grave in Zambia, dove gli attuali problemi della siccita’ sono andati ad aggiungersi a quelli creati negli ultimi anni dalle inondazioni, e dove 1,3 milioni di persone attendono l’aiuto internazionale.


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