Mondo
Africa: Pan-Sahel, programma Usa vs. terrorismo
Gli Stati Uniti hanno lanciato in Mali, Mauritania, Ciad e Niger un piano faraonico di prevenzione contro il terrorismo, chiamato "Pan-Sahel", con fondi per 7 milioni di dollari
Mali, Mauritania, Niger e Ciad sono i quattro paesi africani in cui sta per prendere il via il programma americano contro il terrorismo, la ‘Pan-Sahel Initiative’ con fondi da sette milioni di dollari. ”Vogliamo giocare d’anticipo, prevenire, per non dover mettere piede in Nordafrica come abbiamo fatto in Afghanistan”, spiega al ‘New York Times’ il tenente colonnello Powl Smith, capo dell’antiterrorismo al comando americano per l’Europa. Un approccio diverso, dunque, che consiste nel fornire a questi paesi, confinanti con Algeria e Marocco, non solo gli addestratori per le loro forze armate, ma anche l’equipaggiamento militare, come camionette, radio e apparecchiature gps. Secondo i generali Usa del Comando europeo, l’ampia fascia composta da questi quattro paesi, terra arida e desertica, potrebbe diventare la prossima base di al Qaeda. Per entrare in contatto con i gruppi terroristici islamici del Nordafrica, inoltre, i terroristi di Osama bin Laden non avrebbero altre strade da percorrere, ora che e’ aumentata la sorveglianza sui tradizionali punti di entrata dal mar Mediterraneo. Punto di partenza del programma è il caso suscitato dal militante di al Qaeda Emad Abdelwahid Ahmed Alwan, meglio noto come Abu Mohamed, protagonista di un viaggio sul continente africano nel 2002 per organizzare una serie di attacchi terroristi. Alwan sarebbe stato il responsabile degli attentati commessi nel 2002 contro l?ambasciata statunitense a Bamako (Mali) e contro la portaerei USS Cole ad Aden, prima di rimanere ucciso verso la fine di quell?anno in un raid condotto dalla polizia algerina nella provincia di Batna.
Il programma si è reso ancor più urgente in seguito al rapimento di 32 turisti europei in pieno deserto algerino nel 2003. Protagonista del sequestro Ammari Saifi, alias Abderrezak al-Para, un leader terrorista algerino. I turisti furono presi in ostaggio lungo la frontiera con la Libia e poi trasportati in una località del Mali. Secondo fonti statunitensi, la Germania pagò un riscatto pari a 6 milioni di dollari. Così, al-Para è diventato uno fra i più potenti militanti islamici del Maghreb. Attualmente, è leader del Gruppo Salafita per la Predicazione e il combattimento (Gspc), fondato nel 1988 e in parte legato ad al Qaeda.
All?inizio di quest?anno, la presenza di al-Para era stata segnalata in Mali, da dove fu espulso verso il Niger, dove fu di nuovo costretto a fuggire per ripararsi in Ciad. Lì, gli americani hanno sferrato un?offensiva contro il Gpsc uccidendo 43 miliziani ma senza riuscire a mettere le mani su Saifi,
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.