Famiglia

Africa orientale: migliaia di dispersi per le inondazioni

23 persone uccise e migliai di dispersi in Somalia per le inondazioni dell'ultima settimana. In Kenya 70mila persone hanno perso la casa.

di Emanuela Citterio

Più di 23 persone sono rimaste uccise e migliaia disperse negli ultimi cinque giorni in seguito alle piogge torrenziali che hanno colpito parte la Somalia meridionale. Anche in Kenya, nella provincia costiera, almeno 70mila persone hanno perso la loro abitazione mentre le acque hanno distrutto diverse strade e ponti.

Secondo il capo dell’Organizzazione Fanoole Human Rights in Somalia, Ali Bashi, la maggior parte delle vittime è stata registrata nella regione di Gedo, ai confini con Etiopia e Kenya. Qui sono morte nove persone, tra cui quattro bimbi, a causa delle alluvioni.
Volontari locali del Comitato internazionale della Croce Rossa e di altre organizzazioni non governative hanno riferito che migliaia di persone nel sud della Somalia hanno dovuto abbandonare le loro case dopo l’esondazione dei fiumi Jubba e Shabelle in cinque regioni del paese. Interminabili file di persone sono state viste camminare lungo le strade vicino ai due fiumi.

Si aggrava la situazione anche nelle province del Kenya colpite dalla forti piogge che hanno provocato gravi inondazioni nell?ultima settimana. Michael Nyanje, coordinatore allo sviluppo dell?Arcidiocesi di Mombas ha detto all?Agenzia cattolica CISA di Nairobi che i ponti principali della regione sono stati letteralmente travolti dalle inondazioni.
L?Arcidiocesi di Nairobi – riferisce l’agezia Fides – si sta coordinato con i sacerdoti delle aree più colpite per mettere a punto i soccorsi. Il governo ha inviato aiuti che sono stati distribuiti da elicotteri militari, mentre l?esercito è stato mobilitato per ricostruire i ponti distrutti.
L?altra zona interessata dalle forti piogge è il nel nord del Kenya, zona generalmente arida, dove almeno 3mila persone hanno perso l?abitazione. Il dramma di queste persone è ancora più grave perché si tratta di popolazioni che erano state interessate dalla forte siccità dello scorso anno e che si trovavano già in un forte stato di necessità.
Il Vicariato apostolico di Isiolo ha lanciato un appello al governo perché fornisca aiuto al Programma per le Operazioni di Emergenza gestiti insieme alla CAFOD, l?agenzia umanitaria della Chiesa cattolica. CAFOD è impegnata a fornire medicinali, acqua e assistenza sanitaria ai residenti dell?area per i prossimi 6 mesi. L?ente d?assistenza umanitario conduce inoltre un programma alimentare a beneficio di 3mila donne, bambine e anziani.

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