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Africa: La FIFA decide domani la sede per i mondiali di calcio 2010

Domani, la Federazione Internazionale di Calcio (FIFA) è chiamata a designare chi fra Sudafrica (favorito), Egitto, Marocco, Libia e Tunisia ospiterà i Mondiali 2010

di Joshua Massarenti

Si inizia tra meno di un?ora, sulle colline di Sonnenberg, periferia lussureggiante di Zurigo in cui ha sede la FIFA. Alle 15h00, le delegazioni di Marocco, Tunisia, Sudafrica, Libia e Egitto avranno ognuno trenta minuti a disposizione per convincere il Comitato esecutivo della FIFA presieduto dal padre-padrone del calcio internazionale Joseph Blatter a designare il loro paese per ospitare i Mondiali di calcio del 2010. Il suspense durerà fino a domani, giorno in cui i delegati del Comitato esecutivo voteranno uno dei cinque paesi candidati. Il voto sarà storico perché mai nella sua storia il continente africano è riuscito ad ospitare una tra le manifestazioni più importanti dello sport internazionale. Ci aveva provato nel 2000 per ospitare i mondiali 2006, ma al termine di un voto molto controverso, la FIFA aveva preferito la Germania al Sudafrica.
Per tale motivo, il ?paese arcobaleno? parte favorito su Egitto e Marocco. Tunisia e Libia sembrano fuori gioco. Non a caso i due paesi avevano deciso di presentare un?unica candidatura, ma memore delle difficoltà logistiche incontrate nell?ultimo mondiale nippocoreano del 2002, Jospeh Blatter avevo posto un secco no indebolendo fortemente due candidati incapaci di soddisfare le esigenze della FIFA. La Tunisia non disporrebbe di un?infrastruttura adeguata (una dozzina di stadi sono da ristrutturare), mentre le sue capacità organizzative manifestate nell?ultima coppa d?Africa (gennaio-febbraio) hanno lasciato molto perplesso i membri della FIFA. Da parte sua, la Libia dovrebbe costruire stadi e infrastrutture in sei anni. Una sfida non gradita da un Blatter piuttosto attento alle polemiche che stanno suscitando i ritardi infrastrutturali riscontrati ad Atene per le prossime Olimpiadi.
Rimangono quindi Egitto, Marocco e Sudafrica. I due paesi maghrebini possono vantare una migliore tradizione calcistica, la vicinanza al Vecchio continente e la presentazione di dossier molto solidi (in special il Marocco, fortemente sostenuto dalla Francia). Tuttavia, alcuni fattori fanno pendere la bilancia verso il Sudafrica. In primis, la sicurezza. In un?era condizionata dalla lotta al terrorismo, il Sudafrica sembra meno a rischio rispetto ai suoi due contendenti maghrebini. A rafforzare la candidatura sudafricana, vi sono un budget di spesa miliardario assicurato da una caterva di sponsor occidentali, la garanzia di offrire infrastrutture già pronte e stadi che negli ultimi anni hanno ospitato tre manifestazioni sportivi di livello internazionale: il Mondiale di rugby (1995), la Coppa d?Africa (1996) e di recente il Mondiale di cricket (2003). Infine,come già accennato in precedenza, Blatter e la FIFA si sentiranno in qualche modo nel dovere di risarcire il danno inflitto nel 2000 alla patria di Mandela, la cui presenza domani a Zurigo è data per certa. Con i miliardi che sono in palio, anche i simboli hanno la loro parte da giocare.

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