Non profit

Africa: La Don Gnocchi capofila per la Sierra Leone

La Fonndazione Don Gnocchi di Milano capofila di un programma umanitario con 50 chirurghi e specialisti per la ricostruzione su pazienti mutilati

di Giulio Leben

Grazie ad un programma umanitario sostenuto dalla cooperazione italiana e dal ministero degli Esteri, specialisti microchirurghi dell’associazione non profit Gicam-onlus (Gruppo Italiano Chirurghi Amici della Mano), nel corso di un programma triennale, eseguiranno centinaia di interventi chirurgici di ricostruzione su pazienti mutilati in Sierra Leone. La riabilitazione verrà affidata alla Fondazione Don Gnocchi di Milano, capofila del progetto.

L?attività sanitaria svolta dalla Fondazione creata dal sacerdote, conosciuto come il ?padre dei mutilatini? grazie al suo profondo impegno verso gli orfani e i mutilatini, è in continua espansione, sia in termini numerici che per le patologie trattate. Viene svolta in regime di ricovero, in strutture regolarmente accreditate, in ambulatorio e a domicilio. Le prestazioni sono prevalentemente di tipo riabilitativo, accanto a ricoveri per acuti, sia nell’area medica che chirurgica.

Tra gli scopi più importanti di questo nuovo progetto a favore dei mutilati in Sierra Leone vi è quello di impegnarsi in attività di solidarietà nell?ambito sanitario, mettendo al servizio di terzi le capacità professionali e chirurgiche. In particolare, l?associazione è in grado di intervenire del tutto gratuitamente, con una propria equipe chirurgica, all’estero, in particolare nei paesi in via di sviluppo, in caso di conflitti o catastrofi naturali. Parallelamente può attivare corsi di formazione del personale medico e paramedico locale.

Tra i progetti è previsto anche l?allestimento di una struttura ad hoc: l’associazione ‘Mine Action’ si occuperà della preparazione di un ospedale a Makeni, a 150 km dalla capitale Freetown, dove verranno eseguiti gli interventi. Il progetto vedrà impegnati 50 tra chirurghi, anestesisti, fisioterapisti e infermieri.

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