Formazione

Africa: in mostra quella di Moravia e Cappellini

Lorenzo Capellini, uno dei grandi maestri della fotografia italiana, proporra' alcuni suoi celebri scatti in una mostra che si inaugura domani a Milano presso il Museo di Storia Contemporanea.

di Redazione

Lorenzo Capellini, uno dei grandi maestri della fotografia italiana, proporra’ alcuni suoi celebri scatti in una importante mostra che si inaugura domani a Milano presso il Museo di Storia Contemporanea, dal titolo: “La mia Africa con Alberto Moravia”. La mostra, organizzata dal Comune di Milano nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita del grande scrittore, fara’ rivivere attraverso 170 immagini di grande formato il rapporto di amicizia che lego’ Moravia al fotografo, fin dagli anni ’60 grazie al comune amico Goffredo Parise e che si arricchi’ nel tempo nella comune passione per i viaggi e la scoperta del continente africano, con le sue popolazioni, i suoi animali, la sua natura selvaggia dal Kenya, all’ Uganda, alla Tanzania.

“Un giorno – ricorda Capellini – erano i primi anni ’60 e io vivevo a Londra, decisi di regalarmi un viaggio in Africa, in Kenya che, allora, era colonia inglese. Rimasi assolutamente incantato: quei cieli, quei colori, quei profumi, quei fiori, quella grandiosita’ dei panorami, quei tramonti che infuocano il cielo, non li dimentichero’ mai. Scoprii gli animali dell’Africa, ebbi la stessa emozione che si prova ad ammirare un’opera d’arte in un museo. Mi tornarono alla memoria e al cuore tutti i racconti che mi aveva fatto anni prima Hemingway in Spagna. Sentii presto crescere dentro di me il desiderio di rimanere in quel Paese piu’ a lungo, capii cosa poteva essere il ‘mal d’Africa’, come lo avevano chiamato i primi viaggiatori e i primi coloni inglesi. Un sentimento dolcissimo e tale da renderti insopportabile l’idea di lasciarti alle spalle quel mondo. Per anni, ho scorrazzato per l’Africa in lungo e in largo, sempre senza meta, prendevo una pista e la seguivo. Ho visto la casa di Karen Blixen: il giardino era carico di orchidee e sopra di loro migliaia di coloratissime farfalle svolazzanti. Sono arrivato in cima al Kilimangiaro, ho attraversato savane e foreste, ho disceso grandi fiumi, gialli e placidi. Sono stato fra i Pigmei e i Masai, gli El Molo sulla riva del Lago Rodolfo e i Kikuyu, con il loro grande capo Jomo Kenyatta. Alla fine degli anni ’60 ritornai in Italia e poco dopo ebbi la fortuna di incontrare e conoscere Alberto Moravia.

Inizio’ subito una bella amicizia: fu anche certamente il comune amore per l’Africa che ci lego’. Decidemmo, verso la fine degli anni ’70, di andare assieme in Africa: Moravia voleva vedere i luoghi dove avevo passato tanti anni felici, voleva vedere l’Africa Nera con i suoi grandi animali che la abitavano. Furono viaggi bellissimi. Un compagno di viaggio, Moravia, straordinario, instancabile e con una curiosita’ mai finita. e’ con grande emozione, oggi, dopo trent’anni, che ricordo quel tempo, quell’amicizia, quell’intelligenza folgorante, la piu’ straordinaria che abbia mai incontrato”. (fonte: Agi)


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