Non profit
AFRICA. In arrivo nuovi accordi sul traffico aereo
In Namibia la prima conferenza sull'aviazione si discute di nuovi collegamenti fra Paesi europei e africani
di Redazione
Porre le basi di una maggiore cooperazione nel campo dell’aeronautica civile tra Africa ed Europa: è l’obiettivo della prima conferenza sull’aviazione promossa da Unione Africana (UA) e Unione Europea (UE) a Windhoek, in Namibia. Per due giorni, oltre un centinaio di delegati provenienti da tutta l’Africa e dagli stati membri dell’UE discuteranno le questioni legate allo sviluppo del sistema dei trasporti aerei, riferisce oggi l’agenzia Misna. Tra i principali argomenti, nuove misure di sicurezza dei viaggiatori, la modernizzazione dell’aviazione civile africana, una migliore gestione del traffico, il miglioramento delle conoscenze tecniche nel campo della navigazione radio-satellitare e la realizzazione di uno spazio aereo unico a partire dal confronto tra le esperienze europea e africana. Ulteriori obiettivi sono l’introduzione di una politica di protezione ambientale e la possibilità per le compagnie aeree europee di introdurre collegamenti aerei tra UE e i paesi dell’UA. Non mancano le critiche, soprattutto su quest’ultimo tema: il segretario generale dell’Associazione aerolinee africane (Afraa), Christian Folly Kossi, ha affermato che «la liberalizzazione dei cieli d’Africa richiesta dall’UE può nuocere alle compagnie aeree del continente e, di riflesso, alle economie locali». Nonostante incida solo per il 5% sul totale del traffico aereo del pianeta, quello africano è un mercato in costante espansione, gestito già adesso in gran parte da compagnie straniere. «La globalizzazione» ha detto Folly Kossi «non può significare apertura incontrollata dei mercati: una soluzione all’aggressività delle società straniere potrebbe essere una sorta di liberalizzazione ‘intra-africana’ degli spazi aerei, per permettere alle compagnie locali di fronteggiare i concorrenti».
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