Mondo

Africa: Il telefono al servizio dello sviluppo rurale?

Un rapporto dell’Institut Panos rivela le lacune delle politiche di sviluppo in materia di telecomunicazione. Nonostante il boom dei cellulari, molte zone rurali non hanno accesso ai servizi del telef

di Joshua Massarenti

?Completing the Revolution ? The Challenge of Rural Telephony in Africa?. Questo il titolo del rapporto pubblicato questo mese dall?Institut Panos ? un?Organizzazione Non Governativa specializzata nel sostegno al pluralismo mediatico ? sullo stato di salute della telefonia rurale in Africa sub-sahariana. Sullo sfondo, il rapporto chiama in causa le politiche governative e le azioni intraprese dagli operatori della telecomunicazione in materia di accesso dei contadini africani al telefono per favorire il loro sviluppo socio-economico. Quale, tra telefonia mobile e quella fissa, può rappresentare il punto di forza maggiore per il mondo rurale? La domanda va posta, perché secondo il rapporto, se ?il mondo delle telecomunicazioni è stato a lungo ignorato come strumento di sviluppo, le nuove Tecnologie dell?informazione e della comunicazione sono sempre più considerate come un elemento determinante di sviluppo in quanto facilitano gli scambi sociali e le attività economiche, aumentano la qualità della vita, stimolano le attività legate allo sviluppo delle comunità rurali e promuovono la trasparenza, nonché politiche di buon governo locale migliore?. Nella recente euforia per la riduzione della frattura numerica e per la promozione delle tecnologie dell?informazione e della communicazione, il rapporto ricorda che la maggior parte degli africani residenti in ambiente rurale non hanno accesso al telefono. A riguardo, si è rivelata sbagliata la convinzione espressa negli anni ?90 dall?Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc) secondo la quale una liberalizzazione del mercato della telefonia, attraverso l?apparizione di numerosi operatori privati e del cellulare, avrebbe sviluppato il numero degli apparecchi fissi nel mondo rurale. Non solo. Le fratture sussistenti tra mondo urbano e mondo rurale si sono ampliate. In molti paesi africani, il numero dei cellulari ha superato il numero dei telefoni fissi. Tuttavia, il boom dei cellulari si è verificato soprattutto negli ambienti urbani, in quanto i prezzi dei cellulari rimane fuori portata per le popolazioni rurali. Di conseguenza, ?il gap comunicativo le comunità urbane e quelle rurali si sta allargando sempre di più?. Nella fattispecie, i dati parlano piuttosto chiaro: con il 10% della popolazione mondiale, l?Africa sub-sahariana possiede non più dello 0,2% dei telefoni diffusi nel pianeta. Dei 21 milioni di telefoni fissi presenti nel continente, oltre la metà ?risiede? nel Maghreb e 5 milioni in Sudafrica. Da queste considerazioni, il rapporto conclude che la libera concorrenza e il mercato non possono risolvere il problema relativo al rifornimento di servizi telefonici nel mondo rurale. Da cui la necessità di dover rimettere in discussione i privilegi di cui godono ancora oggi gli ex operatori nazionali delle telecomunicazioni, di sovvenzionare maggiormente la diffusione del telefono in ambiente rurale, previo tuttavia la risoluzione di problemi quali la costruzione di reti stradali efficienti, il rifornimento di elettricità e la disponibilità di servizi postali di cui l?assenza, conclude il rapporto, annulla le opportunità di sviluppo che la telefonia è in grado di offrire al mondo rurale.


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