Non profit

AFRICA. Frattini in Angola: rafforzare le relazioni

La giornata di incontri del ministro degli esteri in missione nel continente nero

di Redazione

C’e’ la volonta’ di “riavviare la commissione mista Italia-Angola” tra i propositi illustrati dal ministro degli Esteri Franco Frattini alle autorita’ angolane, incontrate oggi a Luanda, per rilanciare i rapporti bilaterali. Dopo aver visto il presidente della Repubblica Jose’ Eduardo dos Santos, il premier Antonio Paulo Kassoma e il ministro degli Esteri Assunçao Afonso de Sousa dos Anjos, Frattini ha spiegato che sara’ riattivato il programma di ‘Commodity aid’ in materia agricola per lo smaltimento dei rifiuti e per la protezione ambientale. “Le nostre imprese sono particolarmente interessate” alle opportunita’ offerte dall’Angola, ha spiegato il ministro. Per questo e’ in preparazione una “country presentation” in Italia presso le piu’ significative aree interessate oppure presso Confindustria. Frattini ha detto di aver “offerto la disponibilita’ dell’Italia” nel settore dell’edilizia sociale, dal momento che le autorita’ angolane hanno un programma per la costruzione di un milione di abitazioni per un investimento di 50 miliardi di dollari. Altri settori in cui l’Italia intende rafforzare le relazioni con l’Angola sono quelli dei trasporti e dell’energia. “L’Eni ha qui un’importante postazione”, ha ricordato il ministro, spiegando che l’azienda italiana e’ impegnata anche in attivita’ di esplorazione e che recentemente e’ stato scoperto un nuovo giacimento dalla capacita’ “enorme”. “Siamo inoltre interessati all’industria della difesa e della sicurezza – ha proseguito Frattini – Il ministro dell’Interno mi ha chiesto aiuto per la formazione della polizia angolana, per garantire il controllo periferico del territorio”

Il titolare della Farnesina, che ieri ha incontrato i rappresentanti delle imprese italiane attive in Angola, ha spiegato di aver raccolto da parte loro un interesse “a garantire la formazione” a giovani locali. L’idea e’ di portare in Italia ragazzi del posto, formarli e quindi farli tornare in Angola, “magari per lavorare presso le stesse aziende italiane”. Per rilanciare i rapporti con l’Angola, l’Italia prevede anche di organizzare missioni settoriali: la prima, ha spiegato Frattini, riguardera’ in aprile l’Associazione nazionale costruttori edili (Ance). Con questa strategia il ministro conta di recuperare “un’amicizia con l’Angola mai finita, per rilanciarla in modo costruttivo”. “Da troppo tempo non vi erano relazioni concretizzatesi in visite politiche”, ha concluso Frattini, assicurando che le autorita’ di Luanda possono “continuare a vedere nell’Italia un interlocutore privilegiato”.

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