Mondo

Africa: Darfur, appello della Caritas ai deputati

Per la Campagna italiana per la pace e i diritti umani in Sudan, la Caritas rivolge un appello ai deputati italiani, oggi in aula per discutere una mozione parlamentare dedicata al Darfur

di Joshua Massarenti

La Camera dei deputati discute oggi, martedì 6 luglio, una mozione parlamentare dedicata all?emergenza in Darfur, che il Segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha definito ?la più grave catastrofe umanitaria in corso al mondo?.
La Campagna italiana per la pace e i diritti umani in Sudan (alla quale Caritas Italiana aderisce) ha inviato a tutti i deputati un appello che sottolinea la gravità della catastrofe umanitaria e chiede agli stessi deputati e al governo di assicurare un forte impegno per fare fronte alla drammatica emergenza, oltre che per sostenere la fragile costruzione della pace in Sudan dopo la firma dei protocolli d?intesa, avvenuta il 26 maggio, tra governo di Khartoum e guerriglia Splm.
I numeri della crisi nel Darfur sono impressionanti: migliaia di morti (le stime più accreditate riportano una cifra tra 10 mila e 30 mila unità), più di un milione di sfollati (di cui circa 200 mila rifugiatisi nel vicino Ciad). Ma le cifre, da sole, non riescono a descrivere le immense sofferenze cui sono sottoposte popolazioni che hanno perso tutto e ora lottano per sopravvivere. Le piogge, la cui stagione è appena cominciata, ma soprattutto i continui attacchi contro i civili da parte delle milizie armate conosciute con il nome di Janjaweed sono le minacce più gravi cui la popolazione civile del Darfur è quotidianamente sottoposta. L?impossibilità di tornare ai villaggi nel periodo della semina impedisce inoltre di coltivare i campi e potrebbe rendere necessario il ricorso agli aiuti umanitari fino alla fine del prossimo anno.
La confederazione Caritas Internationalis si è mossa da mesi per cercare di rispondere a questa drammatica situazione; ora, dopo aver affrontato molte difficoltà burocratiche per ottenere i permessi necessari per accedere alla regione, presenta un organico piano d?azione. Si prospetta un intervento comune con il network delle chiese ortodossa e protestante, con cui già si lavora insieme da molti anni in Sudan, per rispondere in modo più significativo e coordinato ai bisogni della popolazione.
L?intervento programmato ammonta a circa 14 milioni di euro: le prime e più urgenti azioni consistono nell?assicurare a tutti gli sfollati un telo tenda dove potersi riparare dalle piogge, nonché l?assistenza igienico-sanitaria nei campi; altre azioni riguarderanno il settore sanitario (attraverso la riabilitazione di centri sanitari, il sostegno di personale specializzato e la distribuzione di medicine), l?accesso all?acqua potabile (scavo di pozzi e raccolta dell?acqua piovana da potabilizzare), l?assistenza alimentare per i bambini malnutriti con meno di 5 anni, l?organizzazione di scuole di comunità. Attenzione particolare sarà posta all?aspetto psico-sociale: sarà organizzato un programma per aiutare le persone ad affrontare i traumi subiti. D?accordo con le agenzie delle Nazioni Unite, le attività previste saranno realizzate nel Darfur del Sud e in quello dell?Ovest, nei dintorni delle città di Nyala e Zalingi; si prevede di assistere, se i fondi raccolti lo permetteranno, circa 500 mila persone.
Oltre all?intervento diretto in Darfur è in corso un programma di assistenza umanitaria in Ciad, dove la Caritas della diocesi di N?djamena già da alcuni mesi è attiva nell?assistenza dei rifugiati provenienti dal Sudan: gestisce, in collaborazione con l?Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, tre campi profughi nelle località di Farchana, Tou1oum e Kounoungou, che contano una popolazione totale di circa 30 mila persone. Le attività prevedono la distribuzione di tende e teli, nonché kit di emergenza; la distribuzione di sementi per permettere una seppur minima attività agricola; la vaccinazione degli animali che si sono radunati in grandi quantità, creando un grave rischio di epidemie; l?organizzazione di scuole di comunità.

Per sostenere gli interventi in corso (causale ?SUDAN? ) si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite:
c/c postale n. 347013
– c/c bancario 11113 – Banca Popolare Etica, Piazzetta Forzatè 2, Padova ? Iban: IT23 S050 1812 1000 0000 0011 113 – Bic: CCRTIT2T84A
– c/c bancario 100807 – Banca Intesa, p.le Gregorio VII, ROMA – Iban: IT20 D030 6905 0320 0001 0080 707 – Bic: BCITITMM700
– Cartasì e Diners
telefonando a Caritas Italiana 06/541921 (orario di ufficio)

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