Mondo

Africa: arriva il riso “verde”, risposta naturale a quello ogm

Il nuovo tipo di cereale, ottenuto incrociando due diverse varietà, potrebbe risolvere molti problemi di resistenza e produzione

di Gabriella Meroni

Un nuovo riso ‘miracoloso’, ottenuto nell’Africa occidentale combinando varieta’ asiatiche e africane, potrebbe dare l’avvio a una Rivoluzione verde nel piu’ povero continente del mondo. Il ‘New rice for Africa’, o ‘Nerica’, unisce la resistenza delle varieta’ africane con la maggiore produttivita’ di quelle asiatiche: il nuovo riso ottenuto ha mostrato di poter dare raccolti fra il 50 e il 250% superiori a quelli ottenuti dalle tradizionali colture africane; di resistere meglio a malattie, siccita’ e parassiti; di essere piu’ ricco di proteine, e di crescere piu’ rapidamente. ”Secondo i nostri calcoli, adottare al 25% il Nerica porterebbe a risparmiare annualmente fino a 100 milioni di dollari (oltre 200 miliardi di lire)”, ha detto Monty Jones, ‘padre’ del Nerica e membro del Warda, l’Associazione dell’ Africa occidentale per lo sviluppo del riso, con base in Costa D’Avorio. ”E’ stato realizzato un sogno decennale degli scienziati” della regione, ha affermato Peter Matlon dell’Undp (il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite), che ha in parte finanziato il progetto. Circa 20 milioni di contadini coltivano attualmente riso in Africa occidentale e negli ultimi 30 anni le importazioni – perlopiu’ dall’Asia – sono aumentate di circa 12 volte, fino a circa 3,2 tonnellate all’anno, per un costo valutato nel 2000 a circa un miliardo di dollari (oltre 2.000 miliardi di lire). Monty Jones ha comunciato a lavorare al Nerica dieci anni fa ed e’ riuscito a creare nel 1996 la nuova varieta’, che e’ stata provata in Costa D’Avorio e soprattutto in Guinea, dove sono coltivati con il riso ‘miracoloso’ circa 5.000 ettari.


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