Mondo

Africa: appello del Nepad ai Paesi del G8

I Paesi promotore del Nuovo Partenariato per l'Africa chiedono un'assistenza coordinata nell'aiutare il continente africano

di Joshua Massarenti

I paesi africani legati alla Nepad (Nuova Partnership per lo Sviluppo dell’ Africa) – iniziativa creata in Zambia nel 2001 all’ interno dell’ Organizzazione per l’ Unione Africana (Oua), oggi divenuta Ua, per aiutare l’ Africa ad uscire dalla condizione di poverta’ endemica – chiedono ai paesi industrializzati del G8 ”un’assistenza piu’ prevedibile e coordinata e una mobilitazione per far passare grandi messaggi ai non G8”, in modo da garantire che gli aiuti non siano distribuiti in modo irregolare. Sono le principali istanze contenute in un rapporto consegnato stamane all’ apertura a Sharm El Sheikh del vertice dei 30 paesi del Nepad, soltanto dieci dei quali sono rappresentati a livello di capi di stato o loro vice. Particolare influenza sul significato dei lavori – in termini di indebolimento del peso della riunione – si pensa possa avere l’ assenza di due dei capi di stato di paesi fondatori del Nepad, e cioe’ il sudafricano Thabo Mbeki ed il senegalese Abdulaye Wade, impegnato in un giro in altri paesi arabi. Da sottolineare la presenza di un nuovo membro, il sudanese Omar Bashir, mentre non partecipano i capi di stato di Ghana, Kenya, Mauritania e Ruanda, i quattro paesi che hanno compilato il rapporto di valutazione della situazione nel continente, nell’ ambito del ‘Meccanismo Africano di Valutazione tra i Pari’ (Maep). Su questo rapporto sara’ basata la discussione che dovrebbe concludersi con un documento finale. I lavori della riunione sono stati aperti con un discorso del presidente egiziano, Hosni Mubarak.


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