Non profit

Africa, Annan: g8 dovrà affrontare la crisi alimentare

Le indicazioni per il prossimo g8 nel raporto dell'Africa Progress Panel (APP), presieduto dall'ex segretario generale dell'Onu.

di Emanuela Citterio

?L?Africa ha fatto grandi progressi negli ultimi anni. Tuttavia, l?attuale crisi alimentare minaccia di cancellare molte delle cose buone conquistate con grande fatica. Con 100 millioni di persone costrette a vivere in condizioni di estrema povertà, il costo del cibo non sarà più misurato tramite i prezzi di grano e riso, ma tramite il numero crescente di morti infantili nei paesi africani”. A dirlo è stato Kofi Annan in occasione della presentazione del raporto dell’Africa Progress Panel (APP), un gruppo di monitoraggio fondato, nel 2006, da Tony Blair, presieduto dallo stesso Annan, che intende attrarre l’attenzione dei leader mondiali sui loro diversi impegni, per la realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millenio.

Secondo il rapporto dell?Africa Progress Panel, presentato in questi giorni a Londra da Kofi Annan, Michel Camdessus e Tidjane Thiam, la crisi alimentare mondiale ?minaccia di distruggere anni, se non decenni, di progresso economico, con 100 milioni di persone spinte verso la povertà assoluta. Se non vengono trovati sistemi efficaci per arrestare ed invertire le attuali tendenze dei prezzi alimentari, si registrerà un netto aumento della fame, della malnutrizione e nella mortalità neonatale e infantile?.

Il rapporto dell?Africa Progress Panel denuncia anche, nonostante i progressi realizzati in materia di debito e di assistenza fornita dai singoli paesi, ?l?improbabile realizzazione dell?impegno del G8 a raddoppiare gli aiuti all?Africa entro il 2010?. Il rapporto indica infatti la mancanza di 40 miliardi di USD; una lacuna che deve essere colmata, se il G8 intende rispettare gli impegni definiti a Gleneagles.

I membri del Panel evidenziano sei aree strategiche che richiedono interventi immediati al Vertice G8
che si terrà prossimamente a Hokkaido, in Giappone.

– Crisi alimentare: E necessario adottare una serie di misure per aumentare la quantità di alimenti sui mercati internazionali e fornire una maggiore assistenza finanziaria alle agenzie internazionali, come il Programma Alimentare Mondiale, e ai governi dei paesi interessati.

– Livelli e qualità degli aiuti: I paesi G8 devono colmare urgentemente le somme mancanti rispetto agli obiettivi per raddoppiare l’assistenza all?Africa entro il 2010; aumenti che devono essere accompagnati da calendari precisi e da una maggiore trasparenza, al fine di migliorare la qualità degli aiuti.

– Commercio: I paesi devono rivedere immediatamente gli accordi per l?accumulo delle riserve alimentari; è inoltre necessario un ripensamento totale della politica commerciale per sostenere la produzione agricola in tutto il mondo.

– Cambiamenti climatici: Il G8 deve aumentare i finanziamenti a favore delle energie rinnovabili ed investire in mezzi di adeguamento e di prevenzione della deforestazione.

– Infrastrutture: Citate dal settore privato come problema maggiore. Occorre sviluppare strategie per collegare gli agricoltori ai mercati, impegnarsi per aumentare l?accesso alle risorse idriche e migliorare le condizioni igieniche e sanitarie.

– Buona governance: E innegabile che vi sia stato un miglioramento della governance. Ma la risoluzione della crisi attuale richiede un impegno maggiore e più coerente da parte dell’Unione Africana, dei singoli governi africani e di tutta la comunità internazionale.

Riguardo alla presenza di nuovi partner commerciali per l’Africa, il rapporto indica come la Cina ed altri nuovi paesi abbiano portato al continente africano ?un nuovo dinamismo e nuove importanti risorse?, creando ?maggiori opportunità per lo sviluppo dell?Africa?. Tuttavia, il rapporto precisa ?che per mantenere e consolidare lo sviluppo dell?Africa, è fondamentale, sia per i nuovi che i vecchi attori, rispettare i principi concordati di cooperazione in materia di aiuti, commercio, sviluppo, finanza e sostenibilità del debito?.

Africa Progress Panel è composto da Kofi Annan (ex Segretario generale dell?ONU e Premio Nobel), Tony Blair (ex Primo ministro britannico), Michel Camdessus (ex Direttore generale del Fondo monetario internazionale), Peter Eigen (fondatore e Presidente dell?Advisory Council, Transparency
International), Bob Geldof (musicista, uomo d?affari, fondatore e Presidente di Band Aid, Live Aid e Live8, cofondatore DATA ed ex membro della Commissione per l?Africa), Graça Machel (Attivista per i diritti delle donne e dell?infanzia, Presidente della Foundation for Community Development), Linah
Kelebogile Mohohlo (Governatore, Bank of Botswana), Olusegun Obasanjo (ex Presidente della Nigeria), Robert E Rubin (Presidente Comitato Esecutivo, Citigroup, ex Ministro USA del Tesoro), Tidjane Thiam (CFO, Prudential Plc.), e il Professor Muhammad Yunus (Economista, Fondatore della Grameen Bank e Premio Nobel).

A destra in alto scarica la sintesi del rapporto.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA