Formazione

Africa: allarme Caritas, in 15 milioni gli affamati nel Corno d’Afria

In Etiopia ed Eritrea oltre 15 milioni di persone a rischio-fame La Caritas chiede soluzioni di lungo periodo.

di Redazione

Una siccità come quella della metà degli anni ?80. Per Etiopia ed Eritrea una prospettiva minacciosa da scongiurare con ogni mezzo. ?Occorre intervenire subito e lo stiamo facendo? dice mons.Vittorio Nozza, direttore della Caritas Italiana, che però sottolinea come non sia accettabile rincorrere le emergenze. ?I due paesi ? aggiunge Nozza – soffrono ormai ciclicamente per la carenza d?acqua e i singoli Stati e la comunità internazionale devono garantire soluzioni di lungo periodo?. In Eritrea 2 milioni e mezzo di persone, oltre i 2/3 della popolazione, subiranno le conseguenze della siccità. Per il 2003 la produzione di cereali sarà pari a circa l?8% del fabbisogno alimentare nazionale. La Caritas Italiana è presente accanto alla Chiesa locale e rilancia l?appello del Segretariato Cattolico eritreo per il sostegno in quattro settori: aiuti alimentari, attraverso i centri sanitari gestiti dalla Chiesa cattolica, per le fasce più deboli della popolazione (bambini al di sotto dei cinque anni, donne incinte, anziani e malati); riabilitazione di pozzi attraverso l?installazione di nuove pompe e la formazione dei ?comitati acqua? di villaggio; distribuzione di sementi agli agricoltori e creazione di sistemi di irrigazione per far fronte alle cicliche siccità; approvvigionamento di medicinali e distribuzione nei Centri sanitari gestiti dalla Chiesa cattolica. Caritas Italiana è inoltre impegnata a sostenere un progetto di prevenzione e assistenza per i malati di AIDS nell?Eparchia di Keren. In Etiopia già in questi giorni sono 10 milioni le persone che soffrono la fame e rischiano di diventare 14 milioni nei primi mesi del 2003 se l’andamento stagionale delle piogge e dei raccolti non migliorerà. Anche qui la Caritas è presente con diversi progetti: sostegno alle attività di formazione e avviamento al lavoro per gruppi di donne delle Diocesi di Addis Abeba e Adigrat; sostegno alle attività di formazione, orientamento e avviamento al lavoro per giovani dell?Arcidiocesi di Addis Abeba; intervento in alcuni villaggi della regione del Tigray (nord del Paese, Diocesi di Adigrat) e della zona intorno a Meki (centro-sud del Paese, Vicariato di Meki) con una attenzione particolare alla componente acqua (riabilitazione e costruzione di pozzi) integrata con attività di sviluppo agricolo ed educazione igienico-sanitaria. Inoltre sono stati avviati interventi a sostegno delle scuole informali in alcuni villaggi remoti del Tigray e, nella stessa regione, il ?Progetto biscotti a scuola?, che prevede un supporto alimentare per 5.998 studenti che frequentano 31 scuole diocesane .


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