Sostenibilità

Africa: a Nairobi vertice sui rifiuti tossici

Si apre oggi il vertice Onu sullo smaltimento del rifiuti tossici, cinque giorni di colloqui a Nairobi.

di Emanuela Citterio

L’ultima notizia della serie è stata lo ?scarico? avvenuto la scorsa estate di circa 500 tonnellate di rifiuti chimici nei pressi di Abidjan, ex-capitale della Costa d’Avorio e che ha causato la morte di 8 persone mentre circa 85.000 sono state ricoverate in ospedale per epistassi, diarrea, nausea, infiammazioni oculari e difficoltà respiratorie. Ma sono molti i rifiuti che illegalmente arrivano in Africa. Di questo e in particolare dello smaltimento ei componenti elettronici superati si parlerà durante cinque giorni di colloqui sui rifiuti tossici tra i delegati di circa 120 nazioni apertisi oggi a Nairobi, in Kenya. ?Una delle più grandi sfide del nostro tempo è concordare tutti insieme cosa è un rifiuto e cosa è un prodotto di seconda mano. Questa domanda riguarda sia navi sia beni elettronici? ha detto Achim Steiner, capo del Programma dell?Onu per l?ambiente (Unep), aprendo la conferenza che riunisce gli stati aderenti alla ?Convenzione di Basel sul controllo del trasferimento e trattamento dei rifiuti pericolosi? del 1989. Steiner, riferisce oggi l’agenzia Misna, ha ricordato lo ?sfrontato? caso dei rifiuti tossici riversati lo scorso agosto ad Abidjan, in Costa d?Avorio, che ha provocato la morte di almeno 10 persone: un ?triste promemoria? dell?incapacità dei governi di proteggere i propri civili. Oltre a cercare di redigere regolamenti internazionali che prevengano il disastro ivoriano, i delegati discuteranno sulla minaccia incombente dei rifiuti da ?iper-mole? come aerei e navi. Secondo l?Unep, circa un terzo dei 25.000 aerei civili ora in servizio verrà smantellato tra i prossimi 10 o 15 anni, oltre 35.000 entro il 2035, mentre entro il 2010 circa 2200 navi che hanno trasportato amianto e altri agenti tossici saranno fuorilegge e altre 1800 verranno demolite in America settentrionale, Brasile e Cina.


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