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Afghanistan, WeWorld: «Andiamo avanti solo con gli interventi life-saving»

Mentre la situazione umanitaria in Afghanistan continua a peggiorare e le temperature scendono a -20 gradi, non ci sono sviluppi positivi per quanto riguarda il divieto imposto dall'amministrazione talebana di impiegare le donne nelle Ong. Al momento è estremamente difficile e poco sicuro raggiungere donne e bambini senza la presenza di personale femminile. I negoziati con le autorità de facto sono ancora in corso, ma per ora non hanno raggiunto una conclusione soddisfacente

di Redazione

Mentre la situazione umanitaria in Afghanistan continua a peggiorare e le temperature scendono a -20 gradi, non ci sono sviluppi positivi per quanto riguarda il divieto imposto dall'amministrazione talebana di impiegare le donne nelle Ong. Al momento è estremamente difficile e poco sicuro per gli aiuti umanitari raggiungere donne e bambini senza la presenza di personale femminile. I negoziati con le autorità de facto sono ancora in corso, ma per ora non hanno raggiunto una conclusione soddisfacente.

In questo contesto e in base ai principi umanitari, gli attori umanitari nel Paese, incluso WeWorld, hanno deciso di continuare a implementare gli interventi considerati life-saving per non lasciare indietro le comunità più vulnerabili e colpite dalle crisi, tra cui vi sono soprattutto donne, bambine e bambini. A livello nazionale, molte famiglie sono guidate da donne, le quali rischiano di perdere del tutto l'accesso all'assistenza umanitaria se le organizzazioni del settore cessano di fornire supporto life-saving.

«WeWorld lavora in Afghanistan da molti anni e il personale femminile è fondamentale per raggiungere le comunità più vulnerabili. Quest'ultima violazione dei diritti è inaccettabile e continueremo a lavorare per garantire i diritti di ogni persona, soprattutto delle donne. Rimaniamo fedeli alla nostra visione: lottare per un mondo in cui la violenza e lo sfruttamento siano banditi, un mondo che appartenga a tutti e tutte in cui nessuno sia lasciato indietro», riferisce Dina Taddia, consigliera delegata di WeWorld.

WeWorld lavora in Afghanistan per sostenere i nuclei familiari guidati da donne, in particolare le vedove e i loro figli, e continuerà a effettuare distribuzioni in quanto considerate life-saving, per garantire assistenza alimentare nella regione settentrionale di Herat. WeWorld è stata costretta a rimandare di qualche giorno le attività di aiuto a causa delle condizioni avverse e delle temperature gelide che si registrano attualmente nella regione, ma riprenderà le attività non appena le condizioni lo permetteranno.

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