Mondo
Afghanistan: volontaria italiana rapita
Il rapimento è stato portato a termine in una zona centrale di Kabul, attorno alle 20.30 locali. Si tratta di Clementina Cantoni, milanese. Lavora per 'Care International'
di Giulio Leben
La donna, secondo quanto riferito dall’ambasciatore Sequi, era a bordo di un’auto insieme ad altre due persone, nessuna delle quali italiana ma almeno una sicuramente occidentale. Da quanto è stato possibile ricostruire, un’altra vettura ha bloccato l’auto su cui si trovava la cooperante.
Gli occupanti della vettura sopraggiunta, che erano armati, hanno quindi prelevato Clementina Cantoni, questo il nome, mentre le altre due persone sono riuscite a sottrarsi ai rapitori e sono adesso interrogate per ricostruire la dinamica del rapimento e avere dettagli che possano essere utili per trovare i rapitori.
La cooperante italiana rapita lavora per la stessa associazione di Margaret Hassan, l’inglese di 59 anni rapita in Iraq nel 2004 e uccisa dai sequestratori poco meno di un mese dopo il rapimento. Stava lavorando a un progetto in favore delle vedove di Kabul. Il progetto, che rientra in uno piu’ ampio dal titolo KHWA (Kabul Widows Humanitarian Assistance), ha la durata di un mese e dovrebbe terminare il 31 maggio.
Margaret Hassan era in Iraq come direttrice delle operazioni di Care International nel paese (l’associazione è in Iraq dal ’91) e viveva lì da molti anni, tanto da avere la doppia nazionalità, inglese e irachena. Fondata negli Stati Uniti nel 1945, Care opera a favore di 30 milioni di persone nei 72 Paesi più poveri di Asia, Africa, America Latina, Medio oriente e Europa orientale. I programmi di Care sono sostenuti da diverse istituzioni internazionali, tra cui le Nazioni Unite, la Banca mondiale e l’Unione europea.
Con il rapimento di una cooperante italiana in Afghanistan, sono in tutto quattro le donne italiane sequestrate in paesi teatro di guerra al terrorismo internazionale. Tre, Simona Pari e Simona Torretta, e Giuliana Sgrena sono state rapite in Iraq. Le due Simone sono state sequestrate il 7 settembre e liberate tre settimane dopo. L’inviata del Manifesto Sgrena e’ stata sequestrata il 4 febbraio e liberata il 4 marzo.
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