Cultura

Afghanistan: terremoto, appello Caritas

Dopo il violento terremoto, la Caritas moltiplica gli sforzi

di Redazione

?La terra e la gente continuano a tremare e a morire: dopo le bombe, questo maledetto terremoto. Già alcune settimane fa ce n’era stato uno, ma di minore entità?. Jude Barrand, referente a Kabul per la rete Caritas è ancora scossa. La Caritas si è già attivata per far arrivare i primi soccorsi, soprattutto tende e viveri, pur con difficoltà di comunicazione per raggiungere la zona nord dell’Afghanistan. ?Stiamo utilizzando ? prosegue Jude ? generi di prima necessità già disponibili nella città afghana di Herat, che geograficamente e logisticamente si presta ad essere un buon punto di partenza, almeno nella prima fase?. Intanto anche la Caritas Pakistan ha messo a disposizione una base nella città di Peshawar, vicina al confine afghano, dove si possono trovare facilmente beni di prima assistenza. La rete internazionale della Caritas, sostenuta anche dalla Caritas Italiana, si trova così ad affrontare questa imprevista emergenza moltiplicando un impegno già consistente. Infatti, dall?inizio della crisi, la Caritas assiste 33.320 famiglie con generi di prima necessità in Pakistan e in Afghanistan, 615.000 persone; ha attivato 10 cliniche mobili raggiungendo 276.000 pazienti, si sta facendo carico di 9.900 bambini denutriti e in 34 distretti dell?Afghanistan offre assistenza sanitaria gratuita. Inoltre ha già completato la ricostruzione di 354 case, 115 pozzi e 1.300 latrine, fornendo acqua potabile a circa 10.000 persone. ?Esprimiamo con sempre più forza vicinanza nella preghiera e solidarietà concreta alla Chiesa e alla popolazione afghana ? dice don Vittorio Nozza, direttore della Caritas Italiana, appena rientrato dalla Turchia, dove ha visto i segni di speranza e di ricostruzione in una terra e un popolo segnati a loro volta da un terribile terremoto. ?Molti hanno già risposto con generosità ? conclude don Nozza ? ma a tutti chiediamo ora un supplemento di solidarietà e soprattutto lo sforzo comune di pensarci ?senza frontiere?, dentro i temi dell’intero creato, per educarci a considerare emergenze e quotidianità sempre più correlati a livello locale e internazionale?. La rete Caritas ha già lanciato un primo appello: occorrono 250.000 dollari per gli interventi più urgenti. Per sostenere gli interventi in atto (causale: ?Terremoto Afghanistan?) si possono inviare offerte alla Caritas Italiana tramite: c.c.postale n° 34 70 13 c/c bancario n°11113 ABI 5018 ?Cab 12100 ? Banca Popolare Etica, Piazzetta Forzatè, 2, PADOVA c/c bancario n°100807 – ABI 03069 ? CAB 05032 ? Intesa Bci ? p.le Gregorio VII, ROMA Cartasì (Visa, Mastercard) telefonando allo 06 541921 in orario d?ufficio


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