Cultura

Afghanistan: stop alle bombe dai vescovi calabresi

L'appello lanciato dai vescovi a Locri nella marcia per la pace promossa da Pax Christi e Cei.

di Redazione

Contro la politica del terrorismo e della risposta delle bombe indiscriminate e senza prospettiva di una fine alla ritorsione armata occorre mobilitare le coscienze per dire basta e tallonare i politici perche’ realizzino politiche di pace. E’ uno degli appelli lanciati dai vescovi che hanno preso parte alla 34.ma marcia della pade la notte di Capodanno promossa da Pax Christi, dalla Commissione per i problemi sociali del lavoro, giustizia e pace della Cei e dalla diocesi calabrese di Locri-Gerace. Con mons.Diego Bona, presidente di Pax Christi, hanno incontrato i giornalisti anche i vescovi Giancarlo Bregantini, presidente della Commissione Cei e vescovo della diocesi ospitante la marcia, Antonio Cantisani di Catanzaro e presidente dell’episcopato di Calabria. Hanno portato la loro solidarieta’ anche mons.Salvatore Nunnari di Sant’Angelo dei Lombardi e mons.Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea e gia’ presidente di Pax Christi internazionale. ”Non e’ il caso – ha sostenuto in particolare mons.Bregantini – di infierire militarmente sull’Afghanistan. Non non e’ il caso di intensificare di piu’ una lotta che si fa sempre piu’ personalizzata coinvolgendo tuttavia innocenti, ma orientare le risorse alla ricostruzione di un paese davvero martoriato. Basta bombardare, ma rifare il paese duramente colpito. Il messaggio del papa che invoca giustizia e perdono e’ ancora piu’ attuale in Palestina, dove – ha aggiunto Bregantini – solo la pace e’ una soluzione”.


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