Famiglia

Afghanistan: sei milioni di afghani assistiti da Pam e ong

Nel solo mese di dicembre ben 116.000 tonnellate di aiuti alimentari

di Redazione

Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite ha annunciato di aver inviato in Afghanistan nel solo mese di dicembre ben 116.000 tonnellate di aiuti alimentari. Si tratta di oltre il doppio della quantità di cibo inviata dal PAM in Afghanistan lo scorso mese, per un totale generale dallo scorso ottobre di 200.000 tonnellate. Questo record è stato raggiunto in un contesto di eccezionali problemi di sicurezza, cattive condizioni delle infrastrutture locali e comunità isolate dalla neve. Gli aiuti alimentari sono stati trasportati tramite chiatte, camion ed aerei da: Pakistan, Iran, Tajikistan, Turkmenistan ed Uzbekistan. “Un tale successo ? ha spiegato Ramiro Lopes da Silva, Inviato Speciale del Direttore Esecutivo del PAM per la crisi Afghana ? è stato conseguito grazie alla dedizione del personale logistico del PAM, che ha lavorato a qualsiasi ora del giorno e della notte per fare sì che abbastanza cibo venisse preposizionato in Afghanistan prima dell’inverno”. “Ma il merito va anche al nostro staff locale ed alle Organizzazioni non governative che sono state sempre pronte sul terreno, lavorando in condizioni molto difficili. Senza il loro impegno, non avremmo potuto raggiungere questo risultato”. Lopes da Silva ha voluto ringraziare anche i donatori per la loro tempestiva risposta agli appelli del PAM per l’operzione afghana, ed ha ringraziato anche i Paesi confinanti, per il loro sostegno agli sforzi umanitari. “E’ stato uno sforzo concertato per fare in modo che arrivasse abbastanza cibo nel Paese”, ha detto Lopes da Silva “adesso ridurremo i trasporti di aiuti a 40-50mila tonnellate al mese e concentreremo i nostri sforzi sulla situazione nutrizionale di coloro che più sono stati colpiti da tre anni di siccità”. Molte di queste persone vivono in zone come le Alture Centrali e la provincia nord-orientale del Badakshan già tagliate fuori dagli aiuti dalla neve ed il PAM teme che vi siano altre sacche di persone affamate in quelle zone. Il PAM ha personale specializzato per operare in climi gelidi, proveniente dal Canada e dalla Svezia, già presente in queste aree e sta operando in modo da mantenere aperte le strade usando camion adatti ad ogni tipo di clima, alcuni dei quali equipaggiati con attrezzature antineve. Il PAM sta anche lavorando per dispiegare elicotteri in caso di necessità per espletare missioni di accertamento rapido per determinare le proprità di intervento durante i mesi più freddi. Il PAM e le ONG partner forniscono attualmente cibo a sei milioni di persone in Afghanistan, colpite dagli effetti della guerra e di tre anni di terribile siccità. L’operazione del PAM per l’emergenza regionale in Afghanistan ha un costo di 257 milioni di dollari e fornisce assistenza a 7,5 milioni di persone in Afghanistan e nei Paesi confinanti.


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