Mondo

Afghanistan, persi contatti con 8 occidentali detenuti

Si tratta di operatori umanitari dell'associazione tedesca Shelter

di Gabriella Meroni

Da nove giorni sono stati persi i contatti con gli otto operatori dell’organizzazione ”Shelter” arrestati in Afghanistan nell’agosto scorso con l’accusa di aver divulgato la religione cristiana.

Lo ha riferito un portavoce del ministero degli Esteri tedesco precisando che l’avvocato pachistano degli otto arrestati, provenienti da Australia, Germania e Stati Uniti, ha parlato l’ultima volta con i suoi assistiti il 24 ottobre scorso. Il portavoce ha aggiunto che l’inviato del governo tedesco a Kabul e’ stato costretto a rientrare a mani vuote ed ha assicurato che saranno fatti altri tentativi di mettersi in contatto con gli otto operatori. Un convoglio di aiuti umanitari canadese, ha detto ancora il portavoce tedesco, deve recarsi oggi a Kabul e portera’ lettere e pacchi per gli otto prigionieri, nonche’ una lettera per il regime dei taleban inviata dall’ambasciata tedesca presso Islamabad.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.