Mondo

Afghanistan: ong e Onu «Non si riesce a operare»

Da Kandahar a Kabul, le condizioni di sicurezza per operatori umanitari peggiorano di giorno in giorno

di Carlotta Jesi

«Non riusciamo a fare il nostro lavoro e neppure a monitorare quello che sta succedendo». Questa la drammatica testimonianza che Riak Gok, un educatore delle Nazioni Unite che opera nella zona di Kandahar, ha rilasciato l’8 giugno all’agenzia di stampa Reuters sulle condizioni di sicurezza in Afghanistan. Secondo Gok, le Nazioni Unite oggi possono operare solo in 5 dei 17 distretti della privincia di Kamdahar, il quartier generale dei Talebani fino al 2001. Il motivo? «Mancano le condizioni di sicurezza, dobbiamo girare armati». E le cose non vanno meglio nel resto del Paese. Secondo Nick Downie, dell’Afghanistan Ngo Security Office di Kabul, «metà del Paese è ormai off limits per gli operatori delle organizzazioni non governative. Quest’anno, sono già stati uccisi 21 operatori umanitari contro i 13 di tutto il 2003».


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