Mondo

Afghanistan: Oms, popolazione soffre disturbi mentali

Più colpite le donne

di Gabriella Meroni

I disturbi mentali e psicologici ”stanno devastando l’Afghanistan”. A denunciarlo e’ l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (Oms), secondo cui ”la paura e’ la ‘ferita invisibile’ della guerra”. E dopo 23 anni di occupazione militare, persecuzioni di massa e violenze di ogni tipo, il Paese ‘nemico’ degli Stati Uniti sta vivendo una situazione disperata: mancando statistiche aggiornate e’ impossibile quantificare il fenomeno, sottolinea l’agenzia ginevrina, ma la salute mentale della nazione e’ seriamente compromessa e le risorse sanitarie sono del tutto insufficienti ad affrontare il disagio. Vittime ‘morali’ della guerra – si legge in un rapporto dell’Oms sulla crisi nell’Asia centrale – sono soprattutto le donne, che negli ultimi 10 anni hanno assistito impotenti al ”drammatico deterioramento della loro vita psicologica, familiare e sociale. Escluse dall’educazione e dal lavoro, inoltre, le donne hanno un’enorme difficolta’ ad accedere alle cure sanitarie”. Nella sola Kabul, per esempio, ci sono circa 60mila vedove costrette a ‘tirare avanti’ senza un supporto familiare o sociale. Ma distinzioni sessuali a parte, la situazione e’ grave per tutti: dal Progetto Atlas promosso dall’Oms, infatti, e’ emerso che all’inizio del 2001 in Afghanistan esistevano solo 8 psichiatri e appena 20 psicologi contro 25 milioni di abitanti. Non solo, negli ospedali di Kabul ”i posti letto per il trattamento dei disturbi neurologici erano solo 50, 30 per gli uomini e 20 per le donne”. La salute mentale e’ a rischio in qualunque conflitto, ammette l’Oms, perche’ e’ stato dimostrato che il 10% di chi ha subito un’esperienza traumatica sviluppera’ gravi disturbi nel corso della vita e che un altro 10% scivolera’ in una condizione di impotenza che gli impedira’ di affrontare le difficolta’ quotidiane. Ma in Afghanistan i dati raccolti in passato parlano chiaro, almeno per quanto riguarda le donne: una ricerca pubblicata cinque anni fa su ‘Jama’, conclude infatti l’Oms, denunciava che su 160 intervistate di Kabul e dei campi profughi del Pakistan, l’81% riferiva un deficit mentale, il 97% sintomi di depressione e l’87% di ansia grave.


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