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Afghanistan: lasciano armi e hanno un lavoro

Riconsegnano le armi e in cambio ottengono la possibilita' di iniziare un'attivita' economica in proprio. E' il Coopi a rendere noti i risultati per il reinserimento sociale di ex combattenti

di Giulio Leben

Riconsegnano le armi e in cambio ottengono la possibilita’ di iniziare un’attivita’ economica in proprio. Non solo. Potranno presto contare sull’acqua potabile e prevenire l’insorgere di malattie. Sono circa 850 gli ex miliziani afghani che hanno deciso di dire addio alla lotta armata e riappropriarsi del proprio destino iniziando a lavorare come agricoltori, carpentieri, lavoratori edili. E’ stato il Coopi a rendere noti i risultati, positivi quanto inaspettati, del programma di reinserimento sociale degli ex combattenti nelle province di Kandahar, Zabul e Hilmand in Afghanistan, iniziato lo scorso luglio.

Grazie al contributo dell’Undp, il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite, gli ex miliziani hanno restituito le armi ricevendo in cambio formazione nel settore agricolo, di carpenteria e edilizia. Al termine del corso sono stati consegnati sementi, attrezzi agricoli e pollame per avviare attivita’ in proprio. E per tenere sotto controllo i conti delle nuove microimprese, sono stati previsti corsi di contabilita’ familiare e microcredito domestico, insieme a un programma di alfabetizzazione di base, frequentato anche dai figli degli ex miliziani. Un intervento analogo sta per essere avviato nella zona di Kabul.

Il reinserimento economico e sociale della popolazione marcia di pari passo con i programmi di assistenza sanitaria volti ad aumentare le conoscenze igienico-sanitarie e a prevenire l’insorgere di malattie.

In particolare, continueranno fino a dicembre i progetti integrati nelle province di Kandahar e Nimruz, realizzati con il Ministero del recupero e dello sviluppo rurale afgano, per l’accesso all’acqua potabile e la sua migliore distribuzione.

E’ invece in pieno svolgimento, sempre nella zona di Nimruz, il programma triennale di assistenza sanitaria iniziato nel novembre 2003 con il sostegno economico della Banca Mondiale. Coopi, selezionata dal Ministero afgano per la salute, e’ responsabile dello sviluppo e del piano sanitario provinciale in collaborazione con il Provincial Health Department, per assicurare l’apporto di personale sanitario qualificato nella provincia e servizi sanitari nelle aree piu’ isolate, attraverso attivita’ di formazione comunitaria.

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