Welfare

Afghanistan: i talebani chiudono un altro ospedale

Dopo quello di Emergency, la polizia religiosa irrompe nel nosocomio gestito dalla Croce Rossa

di Gabriella Meroni

Dopo quello di Emergency, un altro ospedale è stato chiuso dalla polizia religiosa dei talebani. Le milizie degli integralisti al potere a Kabul hanno fatto irruzione nell’ospedale gestito dalla Croce Rossa internazionale a Kandahar, nel sud dell’Afghanistan, picchiando e arrestando alcuni dipendenti afgani. Una decina di giorni fa, in seguito a un’irruzione simile della polizia religiosa aveva chiuso l’ospedale dell’organizzazione umanitaria italiana Emergency a Kabul. Nel dare la notizia Anton Bieler, uno dei responsabili del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) a Kabul, ha detto che le accuse della polizia religiosa nei confronti degli arrestati non sono chiare. Bieler ha aggiunto che l’ospedale di Kandahar – operativo dal 1992 – cura soprattutto i feriti di guerra. La chiusura del centro della Croce rossa è l’ultimo di una serie di episodi che indicano una svolta restrittiva nella politica dei talebani: nelle ultime settimane, è stata chiusa la panetteria gestita dalle Nazioni Unite a Kabul in cui lavoravano alcune donne, è stato proibito alle donne straniere di guidare le auto e sono stati applicati criteri più restrittivi al personale internazionale che lavora a Kabul. Dal punto di vista militare, i talebani hanno inoltre lanciato una massiccia offensiva contro le forze dell’opposizione guidate da Ahmad Shah Massud nel Nord del Paese. Non è chiaro se gli attacchi siano un preludio alla “grande offensiva estiva” che secondo l’opposizione i talebani stanno preparando da alcuni mesi.


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