Mondo
Afghanistan: forze Usa ammettono la morte di 8 detenuti
Le ammissioni giungono dopo che Human Right Watch aveva denunciato le condizioni di detenzione in Afghanistan in una lettera al segretario alla Difesa Usa
di Paolo Manzo
Le forze statunitensi in Afghanistan hanno ammesso oggi che otto prigionieri sono morti in centri di detenzione americani. Lo ha detto oggi ai giornalisti a Kabul il portavoce della coalizione, maggiore Mark McCann, precisando che per tre dei casi è in corso un’inchiesta, per altri tre si è in attesa di una decisone della giustizia e un’inchiesta è stata completata. Lo status dell’ultimo caso non è noto. Le dichiarazioni di McCann giungono dopo che due giorni fa il gruppo americano per i diritti umani Human Right Watch ha denunciato le condizioni di detenzione in Afghanistan in una lettera aperta al segretario alla Difesa Donald Rumsfeld. ”Il sistema di detenzione in Afghanistan continua ad operare al di fuori dalla legge. Gli Stati Uniti continuano a detenere prigionieri afghani in un una sorta di limbo legale, mantenendoli spesso in isolamento, in violazione degli obblighi americani in virtù delle leggi di guerra applicabili alla legge afghana”, si leggeva nella lettera.
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