Cultura

Afghanistan: dal Papa aiuti per 2 milioni di euro

Il frutto della Colletta della Giornata del Digiuno e di preghiera del 14 dicembre 2001

di Redazione

Quasi due milioni di euro per le vittime del terrorismo e della guerra contro l’Afghanistan, un milione e duecentomila dollari per interventi di emergenza in diversi paesi, ottocentoquarantamila dollari per progetti di “promozione umana”, due milioni e trecentomila dollari per la lotta alla desertificazione nel Sahel e un milione e settecentomila dollari per progetti a favore dei campesinos in America Latina. Cosi’ Giovanni Paolo II ha impiegato i fondi messi a sua disposizione dai fedeli di tutto il mondo. Il rendiconto e’ stato presentato oggi dal Pontificio Consiglio Cor Unum, che distribuisce nel mondo gli aiuti per conto del Papa. “Il 14 dicembre scorso – ricorda l’organismo – e’ stata celebrata la Giornata di Digiuno e di Preghiera per la Pace, proclamata dal Papa a seguito dei tragici eventi terroristici dell’11 settembre e della guerra in Afghanistan. Nel lanciare un forte appello in favore delle vittime del terrorismo e della guerra, il Papa ha dato incarico a Cor Unum di destinare le offerte raccolte in questa giornata ai piu’ bisognosi, con particolare riguardo ai bambini, agli anziani, alle donne, ai malati ed ai disabili. Le adesioni sono state numerose e significative: famiglie intere, associazioni parrocchiali, comunita’ di lavoro, istituti religiosi e diocesi d’ogni parte del mondo, ma soprattutto dall’Italia, hanno inviato il risparmio d’un giorno al suddetto scopo. E le offerte continuano ad arrivare. Finora oltre tremila per l’importo complessivo di circa 1.800.000 Euro”. Per disposizione del Papa, Cor Unum, nei primi mesi dell’anno corrente, ha gia’ inviato aiuti per 950.000 dollari in favore dei profughi afgani, delle vittime della guerra in medio-oriente, dei profughi iracheni e per l’accensione di una borsa di studio per un orfano dell’attacco terroristico a New York. Un ulteriore contributo di 50.000 dollari e’ stato inviato al S. Vincent’s Catholic Medical Center di New York per le cure alle vittime dell’atto terroristico. Mentre lo stesso Giovanni Paolo II ha portato un dono di 100.000 dollari per i profughi in Azerbaigian, nel suo recente viaggio apostolico. Grazie alle offerte per “la carita’ del Papa” arrivate da tutto il mondo, Cor Unum ha invece potuto erogare aiuti a sostegno di progetti finalizzati al recupero ed alla riabilitazione delle popolazioni colpite da calamita’ e guerre ed alla promozione umana integrale dei settori piu’ deboli delle popolazioni. Per le emergenze sono stati distribuiti aiuti in 32 Paesi, dalla Jugoslavia dove ci si e’ occupati dei rifugiati, all’Algeria, dove sono state aiutate le vittime delle inondazioni. Quasi settanta, invece, i progetti di promozione umana finanziati dal Papa: l’elenco si apre con i “ninos de rua” del Brasile e si chiude con gli oratori giovanili in Centro Africa. Dal 1984, ricorda inoltre il rendiconto di Cor Unum, la Fondazione “Giovanni Paolo II per il Sahel” opera a sostegno dei progetti contro la siccita’ e la desertificazione nei 9 Paesi della regione saheliana com pure di quelli finalizzati alla formazione di personale specializzato in tale campo. Quest’anno il Consiglio d’Amministrazione ha deliberato il finanziamento di 230 progetti per l’ammontare complessivo di due milioni e trecentomila dollari. “Il finanziamento dei progetti e’ stato reso possibile – si legge nella nota – dal cospicuo contributo dei fedeli italiani per il tramite del Comitato della Conferenza Episcopale Italiana per gli Interventi Caritativi a favore del Terzo Mondo e dal 90% degli interessi prodotti dal capitale della Fondazione, in larga parte assicurato dall’iniziale colletta promossa tra i fedeli della Germania in occasione del Viaggio Apostolico del Santo Padre in quel Paese sul finire dell’anno 1980. Sono considerevoli anche le offerte che giungono periodicamente dai fedeli di Francia”. Istituita dal Papa il 22 febbraio 1992, in occasione del V centenario dell’inizio dell’Evangelizzazione in America Latina, la Fondazione “Ppolorum Progressio” si prefigge invece di favorire la promozione umana integrale delle Comunita’ indigene, meticce ed afroamericane contadine povere dell’America Latina e della regione dei Caraibi. Recentemente, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, presieduto da mons. Fabio Betancur Tirado, Arcivescovo di Manizales (Colombia), ha approvato 216 progetti per l’ammontare complessivo di un milione settecentomila dollari.

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