Volontariato
Afghanistan: critica la situazione nei campi profughi
Le Nazioni Unite danno l'allarme per le condizioni di vita dei profughi nei campi in territorio afghano
Nei campi profughi creati lungo il confine afghano con l’Iran e il Pakistan migliaia di persone vivono senza cibo e un tetto per ripararsi dal freddo. A denunciarlo sono le Nazioni Unite e numerose ong impegnate nell’assistenza ai civili afghani, secondo cui le situazioni più allarmanti si registrano nel campo di Spin Boldak, vicino al confine col Pakistan. Più di cento famiglie, su una popolazione d circa 3 mila rifugiati ospitati nel campo, non hanno neppure tende per ripararsi dal freddo e talebani armati hanno fatto incursione negli uffici dell’Alto commissariato per i rifugiati all’interno del campo. Situazione grave anche nel campo di Killi Faizo, in Pakistan: creato per accogliere massimo 325 famiglie, è letteralmente invaso da profughi afghani che le autorità pachistane si rifiutano di registrare. Anche i civili in fuga verso l’Iran stanno incontrando grossi ostacoli: secondo le Nazioni Unite centinaia di rifugiati hanno atteso per giorni di essere ammessi nel campo Makaki, in territorio afghano lungo il confine con l’Iran, ma non sono stati accolti.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.