Welfare

Afghanistan: Causa dei popoli contro guerra

La rivista che racconta "i popoli minacciati" si schiera decisamente contro l'internvento americano

di Giampaolo Cerri

La redazione della rivista “La causa dei popoli” prende posizione contro l’attacco dell’Afghanistan che le truppe angloamericane hanno sferrato domenica 7 ottobre. «Sotto il profilo del diritto internazione l’attacco costituisce l’aggressione di un paese sovrano che non aveva dichiarato guerra agli Stati Uniti nè ad altro paese della NATO», dice il direttore Alessandro Michelucci. Secondo la rivista, che è nata dall’Associazione per i popoli minacciati da cui è però completamente autonoma, «attaccare un paese sfinito da 22 anni di guerra e ancora pieno di mine lasciate dall’esercito sovietico rappresenta un’azione particolarmente spregevole». Il sostegno fornito agli Usa da Russia, Cina e Indonesia, dice Michelucci, «è strettamente connesso ai problemi delle minoranze musulmane presenti in questi stati». Infine si ricorda che «pensare di vendicare le 6000 vittime innocenti della tragedia dell’11 settembre facendo altre vittime innocenti è il modo migliore per calpestare la memoria delle prime» e che «la sistematica esclusione di testimonianze afghane dai programmi televisivi di queste settimane non consente una corretta informazione, e quindi una piena comprensione del fenomeno in questione». La causa dei popoli sta preparando a Firenze un incontro con docenti universitari ed esuli afghani, da tenersi entro il mese di ottobre.


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